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CRONACHE DA CHI SI IMPEGNA A CAMBIARE IL PAESE DEI CACHI E DEI PIDUISTI.
"Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente,
ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere,
se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?"
Antonio Gramsci-politico e filosofo (1891-1937)
OMAGGIO ALLA RESISTENZA.
Ciao Dario, Maestro, indimenticabile uomo, innovativo, mai banale e sempre in prima fila sulle questioni sociali e politiche.
Ora sei di nuovo con Franca e per sempre nei nostri cuori.

"In tutta la mia vita non ho mai scritto niente per divertire e basta.
Ho sempre cercato di mettere dentro i miei testi quella crepa capace di mandare in crisi le certezze, di mettere in forse le opinioni, di suscitare indignazione, di aprire un po' le teste.
Tutto il resto, la bellezza per la bellezza, non mi interessa."

(da Il mondo secondo Fo)

martedì 30 luglio 2024

A SEVESO UNA TIMIDA MOZIONE PER L'AMPLIAMENTO DEL BOSCO DELLE QUERCE. RESPINTI GLI EMENDAMENTI MIGLIORATIVI

 

Il 29-7-024, nel Consiglio Comunale di Seveso, la maggioranza (Lega nord, FdI, Forza Italia, Viviamo Seveso) ha portato una mozione per l'ampliamento del Parco Naturale Regionale del Bosco delle Querce di Seveso e Meda..
Una mozione il cui contenuto ci interessava poichè l'ampliamento del Bosco delle Querce di Seveso e Meda è stato proposto ed è stato oggetto di una serie di iniziative e di una campagna comunicativa congiunta da parte dei gruppi Sinistra e Ambiente-Impulsi di Meda, Legambiente di Seveso, Seveso Futura, con tanto di raccolta firme, così come da richiesta autonoma del PD di Seveso.
La mozione, ad una attenta lettura, ci è parsa però sommaria e in alcuni passaggi incompleta nonchè debole nella parte dispositiva.

Così come gruppi che sull'ampliamento hanno lavorato e lavorano insieme, abbiamo deciso a mezzo del Consigliere Comunale di Seveso Futura, Giorgio Garofalo, di presentare alcuni emendamenti che esplicitavano in modo chiaro le aree interessate all'ampliamento e che rafforzavano la sezione dispositiva finale.

Gli emendamenti evidenziavano e fissavano la richiesta e la possibilità dell'ampliamento sia ad est sulle aree prossime a via della Roggia sia ad ovest in via Eritrea, una puntualizzazione sulla cifra delle compensazioni forestali da impiegare esclusivamente per rimboschimento e la necessità di un ponte verde d'unione tra il Bosco delle Querce e l'area di via della Roggia a uso anche di corridoio ecologico e faunistico.
Emendamenti sensati che avrebbero meglio chiarito la volontà effettiva e l'impegno per l'ampliamento da richiedere a Regione Lombardia come Comune gestore del Bosco unitamente anche all'amministrazione medese.
Purtroppo la maggioranza della sindaca Borroni non ha voluto comprendere, giudicando queste migliorie "argomenti aggiuntivi" che esulavano dalle volontà dei proponenti la mozione ed escludendo inoltre che si potesse scrivere dell'estensione del Bosco anche sulle residue superfici ad ovest in via Eritrea, nell'area dove il Masterplan prevede una Compensazione Ambientale (Progetto Locale 18).
Rispetto alla richiesta del ponte verde, la sindaca dimostrava inoltre scarsa volontà di insistere con la soc Autostrada Pedemontana Lombarda per ottenerne la realizzazione, preoccupata di costi insostenibili che ricadrebbero sull'amministrazione sevesina.

La maggioranza è apparsa timorosa, quasi infastidita dagli emendamenti presentati, probabilmente perchè gli stessi l'avrebbero messa in una posizione dove serviva un maggiore e più consapevole impegno per ottenere l'ampliamento. Gli emendamenti sono stati respinti e la mozione è passata nella versione "soft" anche con il voto responsabile delle minoranza (PD, Lista Butti e Seveso Futura), pur critiche sul testo.
L'estensione del Bosco delle Querce era già nello studio del 1993, curato dal dott. Mario di Fidio e promosso da Regione Lombardia dove si prevedeva anche una rinaturalizzazione dei luoghi prossimi.
Un ampliamento ora più che mai dovuto considerando il sacrificio di 2 ettari e di centinaia di alberi del Parco Naturale Bosco delle Querce per ampliare il sedime dell'attuale superstrada (ex SS35) e farvi passare un'inutile e impattante autostrada: la Pedemontana Lombarda.
Ora staremo a vedere quali passi ufficiali saprà e vorrà intraprendere l'amministrazione sevesina per dare seguito ad una richiesta che da anni attende d'essere esaudita, anche quale parziale compensazione di un danno che sarà pesante per il polmone verde e l'ecosistema.

sabato 13 luglio 2024

I CONTENUTI DEL “TAVOLO PERMANENTE” SULLA BONIFICA DA DIOSSINA LUNGO LA TRATTA B2 DI PEDEMONTANA RIUNITOSI IL 9 LUGLIO 2024

Il 9-7-024 s'è tenuto il secondo incontro del "Tavolo Permanente sui lavori di Bonifica da Diossina" lungo la tratta B2 di Pedemontana.
Come è nel nostro stile, anche questa volta abbiamo scelto un tipo di comunicazione che rifugge dal dare annunci e ci siamo presi il tempo necessario per cercare di informare dettagliatamente in merito ai contenuti dell'incontro.
I gruppi ambientalisti e le liste civiche Sinistra e Ambiente-Impulsi di Meda, Legambiente Seveso, Seveso Futura, Passione Civica per Cesano, Altra Bovisio, Comitato Ambiente di Bovisio, Cittadini per Lentate che lo hanno chiesto e ottenuto, erano presenti con una motivata delegazione.
All'incontro erano presenti oltre ai soggetti incaricati della Bonifica (CAL, APL, Pedelombarda Nuova) gli organismi preposti al controllo (ARPA e ATS), i soggetti istituzionali (la Provincia di MB, la Direzione Generale Ambiente e Clima di Regione Lombardia, il coordinatore dei Sindaci della B2, alcuni sindaci della B2).

I DATI DEI LOTTI FUNZIONALI DA BONIFICARE 
Il General Contractor Pedelombarda Nuova ha affidato l'esecuzione della Bonifica ad alcune ditte specializzate iscritte alla categoria 9 dell'albo nazionale Gestori Ambientali.
Si tratta delle aziende Dimensione Ambiente e Nico srl per i lotti 1,3,4.5,6 e di Elios srl per i lotti 2, 2A e 3A.


Come è da tempo noto, la bonifica interesserà 8 lotti funzionali così suddivisi:

Si tratta in totale di 44.386 m3 pari a 79.895 ton di terreno contaminato su una superficie di 120.474 m2 cui aggiungere gli apparati radicali delle piante abbattute e le acque di lavaggio dei mezzi che saranno da smaltire in apposite discariche.
C'è stato un incremento dei volumi di scavo dovuti all'introduzione della variante sul lotto 3 laddove sulle gallerie artificiali Seveso e Baruccanetta verrà realizzato uno spazio verde da destinare a parco (ne abbiamo scritto qui).

APL ha comunicato che le prime attività gestite da Pedelombarda Nuova partiranno questo Luglio con il monitoraggio "ante operam" sulle aree degli 8 lotti di bonifica .
Monitoraggio effettuato con gli strumenti di campionamento del particolato atmosferico PM10 e PM2.5 e del parametro Diossine ricavando successivamente in laboratorio le quantità misurate.
Questa attività serve per fissare e conoscere il livello di "bianco o di zero" prima dell'inizio dei lavori e avrà durata di circa 10 giorni.

Successivamente si passerà alle seguenti attività:

  • accantieramento degli 8 lotti con la predisposizione delle recinzioni, della logistica, del cantiere operativo, della viabilità di accesso etc. Prevista ad agosto.
  • caratterizzazione " in banco" delle aree interessate alla bonifica suddivise in maglie (30x30 mt per il top soil e 25x25 mt per l'Intermedio)) con analisi chimiche di dettaglio per definire il livello  della contaminazione del terreno da asportare. Tempo stimato: 2 Mesi.
  • bonifica ordigni bellici (BOB) e scavo per rimozione terra contaminata da Diossine con suo immediato trasporto in discarica - tempo stimato della fase attorno ai 37 giorni
  • back office o post-produzione con elaborazione delle analisi dei campioni di collaudo su fondo scavo e pareti per la certificazione di avvenuta bonifica
  • Rilascio certificazione di avvenuta bonifica da parte degli enti preposti.

Nuova Pedelombarda, probabilmente a settembre, prevede di partire con le attività sul lotto 3A e 6,  localizzati a Cesano Maderno ma con fasi di lavorazione anche sovrapposte tra i lotti.

TEMPISTICHE DEI GIORNI DI SCAVO E DEL TRASPORTO MATERIALE CONTAMINATO
Sono stati quantificati i giorni di scavo per ogni lotto con una stima dei viaggi giornalieri necessari per trasportare il materiale contaminato nelle discariche autorizzate allo stoccaggio.

Per ogni lotto sono state identificate le piste per raggiungere le aree sorgenti di contaminazione.
Le piste saranno realizzate con materiale nuovo, posizionato sopra il terreno e smantellate una volta terminate le attività con conferimento in discarica previa caratterizzazione dei componenti.

MODALIT­À DI INTERVENTO
Lo scavo con rimozione del terreno contaminato verrà coperto con telo in ldpe (polietilene a bassa densità) per evitare che vento o eventi climatici avversi possano sollevare terra.

 

In situazione di normalità alle attività saranno affiancate dispositivi di abbattimento delle polveri (cannon-fog).
I terreni scavati saranno caricati direttamente sull'autocarro munito di telone a copertura automatica.
All'uscita dalle piste di cantiere, prima di immettersi in viabilità pubblica i mezzi saranno bagnati con lavaggi ruote a mezzo idropulitrici. L'acqua di risulta sarà trattata come rifiuto.
Verranno utilizzate recinzioni antivento e i lavoratori saranno forniti di DPI (mascherine e tute in tyvek).
I parametri meteorologici saranno monitorati con centraline per misurare la velocità del vento e la sua direzione onde poter determinare se esista o meno la necessità di fermare le attività in giornate particolarmente ventose.

VALIDAZIONE DELLE ANALISI DI CARATTERIZZAZIONE DEI BANCHI E DELLE ANALISI PER LA CERTIFICAZIONE DI AVVENUTA BONIFICA
Sulle superfici oggetto di scavo e asportazione del terreno, verranno preliminarmente effettuati campionamenti con analisi chimiche per caratterizzare "il banco" onde classificarne il livello di contaminazione e la tipologia di discarica di destinazione del materiale.

Altre analisi chimiche riguarderanno a fine scavo, la fase di
collaudo di avvenuta bonifica.
In questa fase finale sono previsti 908 campionamenti sul fondo scavo e sulle pareti e in caso di non-conformità il lavoro di asportazione proseguirà e saranno effettuati nuovi campionamenti.
La Validazione delle analisi chimiche sarà effettuata in contradditorio con ARPA cioè con campioni a sua disposizione per l'analisi.
ARPA avrà il ruolo di organismo validatore delle analisi mentre la Provincia di MB certificherà l'avvenuta bonifica svincolando i lotti funzionali.

MONITORAGGIO POLVERI SOSPESE E DIOSSINA
L'eventuale dispersione in atmosfera della diossina dovuta alla movimentazione del terreno contaminato verrà controllata con 9 campionatori volumetrici a prelievo continuo (denominate Stazione Ricettore secondo il Piano di Monitoraggio Polveri) posizionate in corrispondenza degli 8 lotti.

  • 2 strumenti nel Lotto 1 a Meda (PMA1 in via Treviso e PMA2 in via Carnia)
  • 2 strumenti nel Lotto 2 e 3 di Seveso (PMA3 in Via della Roggia 69 e PMA4 in Via del Tramonto 26)
  • 5 strumenti nei lotti 4,5 e 6 a Cesano Maderno (PMA5 in Via Giovanni de Medici 60, PMA6 in Via G. Garibaldi 114, PMA7 in Via Sant’Eurosia, PMA8 in Via Manzoni 99 bis, PMA9 in Via Filippo Turati).

 

Il campionamento giornaliero sarà analizzato in laboratorio per quantificare con metodo gravimetrico i valori di PM2.5 e PM10 e con altro sistema i congeneri di Diossine.
É stato dichiarato un tempo di estrazione e elaborazione dei dati analitici di 7/10 giorni.

Il dato della concentrazione di diossine nell'aria non sarà dunque istantaneo e gli eventuali blocchi di cantieri nell'immediatezza saranno legati al superamento dei valori di PM2.5 e PM10 rilevati dallo strumento "contatore particellare" denominato "Stazione di Cantiere secondo il Piano di Monitoraggio polveri".
Solo questo contatore particellare sarà in grado di fornire la misura in tempo reale e quindi determinare o meno la sospensione delle attività per valori elevati delle polveri sospese.

SUDDIVISIONE DEL MONITORAGGIO
Il Monitoraggio si dividerà in fase "ante-operam" e "in corso d'opera" e sarà seguito dalla soc. Edison Next.
Il monitoraggio della fase ante-operam ha inizio e si conclude prima dell’insediamento dei cantieri e dell’inizio dei lavori.
Durerà 7 giorni consecutivi in contemporanea presso tutte le Stazioni ricettore.
La base dati così costituita descrive lo scenario cosiddetto “di bianco” rispetto alla quale effettuare la valutazione comparata con i controlli e le misure durante la fase "in corso d'opera" che comprende le attività di Cantierizzazione, Caratterizzazione "in banco" dei terreni come rifiuto,Scavo e smaltimento aree di bonifica, Esecuzione collaudi di bonifica, Dismissione del cantiere.
Questi dati non saranno però gestiti direttamente da ARPA che potrà invece riceverli e valutarli con l'Osservatorio Ambientale sulla Pedemontana, costituito nel 2010, che si avvale del Supporto Tecnico fornito da ARPA Lombardia.
 
VIABILITÀ INTERESSATA PER I TRASPORTI DEL MATERIALE CONTAMINATO
Sono state definite per ogni lotto le strade urbane utilizzabili per la percorrenza degli autocarri che dovranno poi immettersi nell'attuale superstrada per raggiungere le discariche dove verrà conferito il carico.

DURATA DELL'INTERVENTO DI BONIFICA
Sono stati ipotizzate le tempistiche per l'esecuzione della bonifica sugli 8 lotti funzionali, comprensive di tutte le attività.
Tali tempistiche potranno modificarsi con attività accorpate e contemporanee su più lotti, per imprevisti  e/o non conformità di bonifica dell'area compresa nel lotto.
La durata è variabile dai 107 ai 180 giorni.
Esattamente:
 
Lotto 1 a Meda                                   181 giorni
Lotto 2 a Seveso                                151 giorni
Lotto 2A a Seveso                              151 giorni
Lotto 3 a Seveso-Cesano Maderno    146 giorni
Lotto 3A a Cesano Maderno              151 giorni
Lotto 4 a Cesano Maderno                146 giorni
Lotto 5 a Cesano Maderno                107 giorni
Lotto 6 a Cesano Maderno                107 giorni

SITI DI SMALTIMENTO MATERIALE CONTAMINATO
I siti di smaltimento non sono in provincia di MB, sono in carico alle società di gestione e quindi sono stati concordati da Elios srl e Dimensione Ambiente-Nico srl, vagliati dal contraente generale, sottoposti anche
all'avallo del controllo verifica antimafia e delle loro autorizzazioni.
Sono stati scelti più siti per evitare viaggi verso discariche che in un dato periodo non possano ricevere il conferimento.

 
ALCUNI APPUNTI CHE FACCIAMO SUI CONTENUTI DELL'INCONTRO

L'illustrazione tecnica sulla Bonifica da Diossina da parte di APL e di Pedelombarda Nuova ha lasciato qualche buco informativo e generato qualche perplessità nella nostra delegazione.
I soggetti esecutori della bonifica, esclusa la dichiarazione di avvio del monitoraggio "ante operam” a questo luglio e la partenza della bonifica dai lotti 3A e 6, non hanno però saputo definire una esatta sequenza dei lotti successivi in cui verranno avviate le attività, e tantomeno dare date per gli  interventi a venire, limitandosi a esporre cronoprogrammi privi del preciso riferimento temporale.
Anche il sistema di controllo sulle misure di monitoraggio genera perplessità poiché l'acquisizione dei risultati non è in tempo reale per le 9 Stazioni dei Ricettori e non v'è su di esse un controllo e una gestione diretta di ARPA.
La soc. Autostrada Pedemontana Lombarda non ha poi saputo quantificare il numero degli alberi che dovranno essere abbattuti e smaltiti come rifiuti per consentire la Bonifica e non è stato illustrato alcun dato numerico per gli alberi interessati dal disboscamento sui 2 ettari di Bosco delle Querce per ampliare il sedime stradale. Non è stato citato alcun ente competente dal punto di vista naturalistico come consulente per questi aspetti delicati che impattano sul sistema ambiente nel suo complesso e sulla vita della fauna domestica e selvatica oltreché, va da sé, su quella umana.
La partita del controllo delle Compensazioni Forestali e del controllo sull'utilizzo dei fondi per esse disponibili sarà sicuramente un altro aspetto di cui i gruppi ambientalisti dovranno occuparsi.
Sulla necessità di restituire un livello di informazione e consapevolezza sulla Bonifica alla cittadinanza, APL si è dichiarata disponibile a partecipare a incontri organizzati dalle amministrazioni che escludano però "provocazioni e goliardie".
Va comunque ricercato un metodo e una modalità che consenta una diffusione capillare delle informazioni sulle attività di Bonifica anche con confronti diretti con la cittadinanza, così come era inizialmente previsto nel Progetto Operativo di Bonifica al capitolo "Comunicazione".

PROSSIME CONVOCAZIONI
Secondo le dichiarazioni di APL, il Tavolo Permanente sui lavori di Bonifica da Diossina verrà convocato nuovamente appena un nuovo "milestone (espressione di APL ndr)" o traguardo intermedio si prospetta o sarà raggiunto.
Evidentemente ci auguriamo che anche eventuali richieste di convocazione formulate dai gruppi ambientalisti e dalle liste civiche che hanno chiesto e ottenuto l'avvio di questa assise per tramite del Sindaco di Cesano Maderno, coordinatore delle amministrazioni interessate dalla Tratta B2 di Pedemontana, siano prese in adeguata considerazione.

giovedì 11 luglio 2024

IL 10 LUGLIO 2024, L'INIZIATIVA "PASSI DI MEMORIA" HA SUSCITATO INTERESSE TRA I CITTADINI


L'iniziativa "Passi di Memoria" nata dalla collaborazione tra il Circolo "Laura Conti" di Legambiente Seveso, Seveso Futura e Sinistra e Ambiente-Impulsi di Meda per ricordare il disastro diossina dell'ICMESA del 1976 ha suscitato interesse e una buona partecipazione da parte dei cittadini.

Oltre a illustrare i contenuti dei pannelli al muro dell'ICMESA a Meda e quelli del Ponte della Memoria nel Bosco delle Querce, il momento di parola ha arricchito l'iniziativa con uno sguardo sulla Storia di quello che nel recente passato fu ilpesante fardello di danno alla salute e all'ambiente generato dal comparto della chimica in questa parte di Brianza, con un'informazione e un confronto sulle buone pratiche partecipative sia per fare Memoria sia per attivare azioni che guardano alla conservazione ambientale e al futuro.

Lo raccontano i promotori dell'iniziativa con una comunicazione sulla serata.


Seveso-Meda 10 luglio 2024: Passi di Memoria

Il 10 luglio 2024 ha segnato i 48 anni trascorsi dal grave disastro ambientale provocato nel 1976 con la fuoriuscita di Diossina dall’ICMESA di Meda. Una data che è stata ricordata con l’iniziativa pubblica “PASSI DI MEMORIA” nata dalla collaborazione tra il Circolo Legambiente Laura Conti di Seveso e i gruppi di Seveso Futura, Sinistra e Ambiente e Impulsi di Meda. 
Soggetti che da anni lavorano insieme per dare continuità e futuro al percorso della Memoria avviato dal Circolo “Laura Conti” al principio di questo nuovo millennio.
Associazioni e gruppi si sono ritrovati con i cittadini la sera del 10 luglio per il primo “passo di Memoria” illustrativo, davanti al pannello che l’Amministrazione Comunale di Meda – facendo propria e rilanciando la proposta dell’allora consigliere comunale Alberto Colombo di Sinistra e Ambiente – ha apposto sul muro dell’ICMESA di Meda, reperto di archeologia industriale, unico manufatto rimasto dell’unità produttiva chimica allora allocata in questa porzione di territorio al confine con Seveso.
Maurizio Zilio, Presidente del Circolo Legambiente Laura Conti di Seveso ha ricordato che è stata una strategia delle industrie inquinanti quelle di collocarsi sui confini tra comuni diversi, cosi da ostacolare il collegamento tra infrazione e sanzione.
Nel distretto della chimica che si costituì negli anni Cinquanta sul territorio brianteo, Seveso divenne una vera e propria “area di sacrificio” che si assunse di conseguenza anche tutto lo stigma tanto pesante che ancora oggi abbina il disastro ambientale al nome di Seveso invece di associarlo, più correttamente – come ha sottolineato la sociologa Emanuela Macelloni – alla industria Icmesa del gruppo Giavaudan-La Roche che ne fu responsabile.
Dal pannello del muro dell’Icmesa il gruppo di cittadini presenti all’iniziativa ha camminato fino al Bosco delle Querce per la seconda tappa dell’itinerario: il primo dei pannelli del Ponte della Memoria apposti da Legambiente, Innova 21, Comune di Seveso dopo una lunga rielaborazione della memoria e della narrazione degli eventi, facilitata da un gruppo di psicologi di comunità.
Grazie a questo percorso oggi chi entra al Bosco delle Querce per fruire del prezioso verde che ci ristora nelle giornate più calde può apprendere la storia del luogo e continuare a ringraziare la cittadinanza che con determinazione indirizzò le scelte politiche delle istituzioni impedendo la realizzazione in questa area di un forno inceneritore, aprendo la strada a quella che poi è stata una importante e riuscita opera di bonifica rigenerativa e fondativa di questo polmone verde.
Nella assise che si è poi svolta presso il Centro Visite del Bosco delle Querce, la pratica di memoria e di contro-narrazioni è stata proposta come un modello di lavoro che si può adottare per scoperchiare il sommerso della memoria del danno ambientale e della resilienza di una comunità che non abbandona il territorio martoriato dall’impresa votata al profitto e irrispettosa della salute dei lavoratori, dei cittadini e dell’ambiente.
Gemma Beretta
del Circolo Legambiente Laura Conti di Seveso ha invitato la comunità cesanese a prendersi cura per esempio del deposito dove si trovano gran parte delle 80.000 carcasse di animali domestici, da cortile e da allevamento soppressi nel 1976 che oggi è diventata un’area rinaturalizzata dove però non v’è traccia dell’origine e del contenuto di quanto custodito sotto terra.
Seveso ha avuto la sventura di un gravissimo danno, ma non meno danneggiate furono le altre cittadine vicine che hanno ospitato i siti della chimica, tra i più estesi e impattanti quelli dell’ACNA e della SNIA.
Industrie che hanno portato lavoro ma anche avvelenato in modo diffuso, invisibile e continuo.
Ne ha parlato Alberto Colombo di Sinistra e Ambiente di Meda e l’intervento ha avuto eco in storie narrate da alcuni cittadini presenti all’incontro, memoria di famiglie operaie segnate dal lavoro e dalla mancanza di consapevolezza di quello che attraverso il lavoro progressivamente si stava perdendo nei termini di qualità di vita e di ambiente.
Giada Nardozza
ha raccontato del valore della memoria a partire dalla sua esperienza personale di trentenne che è venuta in contatto con la storia del territorio solo alla fine della scuola superiore mentre ha verificato la potenza dello stigma legato al nome Seveso tuttora vigente.
Pier Guagnetti di Altra Bovisio ha ricordato che la contaminazione del nostro territorio è una responsabilità collettiva da assumersi come impegno quotidiano. Andrea Pusineri e Giorgio Garofalo hanno portato l’esperienza di Seveso Futura che fin dall’origine ha trovato alimento dal raccordo con le associazioni ambientaliste del territorio, guadagnando una consapevolezza che oggi intende rilanciare per la generazione che si affaccia al futuro.
Passi di Memoria
è stato il giusto titolo di questa iniziativa nel corso della quale e stato possibile rivedere scene del film “Seveso una storia da raccontare” di Fabio Tosetto, con immagini e parole toccanti della comunità sevesina prima del disastro ICMESA e immediatamente dopo.
Sollecitati dalla emozione e dalla pratica di narrazione in cui si sono cimentati le relatrici e i relatori – non esperti accademici ma donne e uomini che cercano di tenere insieme la parola e l’azione – molti dei presenti hanno cominciato a condividere storie importanti da rilanciare e approfondire e che indicano la strada per una ricerca e per l’agire futuro nel contesto brianzolo, proprio a partire dalla pratica di resistenza adottata in questi anni da una parte della cittadinanza in risposta al grave disastro ambientale della Diossina.

“Passi di Memoria”  con Legambiente Circolo Laura Conti di Seveso, 
Seveso Futura, Sinistra e Ambiente-Impulsi Meda
 

sabato 6 luglio 2024

IL 10 LUGLIO 2024, ANNIVERSARIO DEL DISASTRO DIOSSINA DELL'ICMESA, INIZIATIVA AMBIENTALISTA "PASSI DI MEMORIA"

Ed è di nuovo un altro 10 luglio.
Sono trascorsi 48 anni dalla fuoriuscita della Diossina dalla fabbrica chimica ICMESA allora allocata nel Comune di Meda.
Ancora una volta, come nei passati anni, i gruppi ambientalisti di Meda e Seveso - Sinistra e Ambiente -Impulsi, il Circolo "Laura Conti" di Legambiente e Seveso Futura che lavorano collegialmente sulle criticità ambientali che riguardano il territorio, hanno deciso di organizzare un'iniziativa che sia Memoria ma anche occasione di informazione e confronto sul presente.
Un presente difficile dove la Provincia di MB, la più cementificata d'Italia con il 41% di suolo consumato, si ritroverà ad essere attraversata dal completamento dell'autostrada Pedemontana Lombarda che si divorerà altre aree verdi e boscate sulle tratte B2 e C.
I Comuni di Seveso, Meda e Cesano Maderno saranno conseguentemente interessati dalla Bonifica da Diossina nelle superfici ancora contaminate, poste lungo il tracciato dell'autostrada.
Dunque un presente in cui non si può e non si deve dimenticare il passato e non ci si deve limitare a facili, semplici e sterili momenti celebrativi o autocelebrativi in totale solitudine organizzativa.
Un presente in cui si deve agire per rinnovare la Memoria e proporre azioni virtuose per tutelare un territorio che è stato preda di una industrializzazione pesante, irrispettosa della salute dei lavoratori e dell'Ambiente e di una urbanizzazione incontrollata.
Per questo è necessario conservare le poche oasi di verde e di naturalità rimaste.
Per questo, anche questo 10 luglio ci saremo, con i nostri contenuti.

Il Comunicato degli organizzatori di "Passi di Memoria".

 
10 LUGLIO 2024 INIZIATIVA “PASSI DI MEMORIA”
con le associazioni e i gruppi ambientalisti di Seveso e Meda per la  Memoria,
per il futuro e la tutela del  territorio.
 
Il 10 luglio arriva, inesorabile come tutti gli anni, data di lutto e di ricordo.
In questi 48 anni dal disastro ambientale della fuoriuscita di Diossina dall’Icmesa nel 1976 molte cose sono successe a Seveso e Meda a partire dal basso, ossia dalla cittadinanza attiva, dai gruppi ambientalisti anche in raccordo con le istituzioni locali e regionali.
É un agire che può dare speranza e guarda a un futuro sostenibile anche se, purtroppo, altri accadimenti calati dall’alto preoccupano i gruppi e le associazioni ambientaliste. Un presente contraddittorio quindi di cui, noi che abbiamo a cuore il territorio intendiamo parlare in un confronto aperto e veritiero proprio la sera del 10 luglio.

“Passi
di Memoria” è una iniziativa, organizzata e promossa dal Circolo Legambiente Laura Conti di Seveso, Sinistra e Ambiente - Impulsi di Meda e Seveso Futura, che prevede un primo appuntamento alle ore 20.15 del 10 luglio al Muro dell’Icmesa per una visita guidata ai luoghi della Memoria, a partire da ciò che resta della azienda che causò il gravissimo danno ambientale del 1976, fino al Bosco delle Querce di Seveso e Meda, luogo restituito alla vivibilità, polmone verde e spazio per animali ed umani, grazie a un impegnativo lavoro di bonifica e di ricostruzione naturalistica, oggi minacciato nuovamente e sacrificato per due ettari al passaggio della autostrada Pedemontana.
Dopo i passi nella memoria – dal Muro dell’Icmesa al Bosco delle Querce dell’ingresso di via Adua - l’evento del 10 luglio prosegue nel Centro Visite con la visione del film di Fabio Tosetto “Memorie dal Sotto il Bosco” e una tavola rotonda su quello che può essere definito “il distretto della chimica” per la presenza importante nel passato di industrie chimiche della portata della SNIA, ACNA, LA ROCHE, degli impatti ambientali che ne sono conseguiti e ne conseguono e sulle buone pratiche delle comunità per continuare a vivere e a rendere vivibile il territorio.
L’arrivo dell’autostrada Pedemontana, a partire dai lavori di bonifica che ne saranno la premessa per realizzare la Tratta B2, sembra ormai prossimo.
La bonifica da diossina nelle aree dove dovrà passare l’autostrada, non sarà come negli anni ottanta il preludio di una riqualificazione ambientale ma sarà il passaggio dovuto per adempiere alle normative.
La bonifica non sarà a rischio zero nemmeno con tutte le cautele previste nel Piano Operativo e sarà il preludio di una nuova cementificazione con nuovi chilometri di asfalto. Moltissimi alberi verranno sacrificati per questo, compromessi gli ecosistemi e le aree libere, ridotto lo spazio verde del Bosco delle Querce e la superficie di sua potenziale espansione in via della Roggia.

I gruppi e le associazioni che promuovono questo evento parleranno di questo, aggiornando la cittadinanza rispetto alle ultime notizie che riguardano l’autostrada ma non parleranno solo di questo.
A tema anche le buone pratiche di comunità cui sono – o sono stati – co-promotori e cui partecipano: il Ponte della Memoria che al principio del nuovo millennio permise la creazione dell’Archivio della Memoria conservato dal Circolo Legambiente Laura Conti di Seveso;
Insieme per il Bosco che oggi anima e si prende cura del senso da dare agli eventi che si svolgono nel Parco Naturale del Bosco delle Querce, e per stare nella attualità il Patto Educativo di Comunità che verrà sottoscritto questo stesso dieci luglio nell’ambito del progetto Seveso4Future ideato e condotto da Legambiente Lombardia, ai cui incontri e momenti di lavoro collegiale, abbiamo partecipato attivamente e con continuità.

Meda e Seveso
06-07-2024

Legambiente Circolo Laura Conti Seveso, Seveso Futura, 
Sinistra e Ambiente-Impulsi Meda