BRIANZA: UN DESERTO DI ASFALTO e CEMENTO ?
Da tempo, il coordinamento di associazioni e gruppi INSIEME IN RETE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE (di cui SINISTRA E AMBIENTE è parte attiva), lavora su tematiche di TUTELA dell'AMBIENTE e del TERRITORIO.
La RETE ha ripetutamente chiesto ANCHE nelle sedi istituzionali della Provincia di Monza e Brianza l'attuazione d'una SERIA POLITICA per stoppare l'ESASPERATO CONSUMO di suolo in Brianza.
Lo ha fatto e continua a farlo sfruttando tutte le situazioni di confronto pubblico con la Provincia, in occasione di convegni da essa organizzati nonchè anche con un primo incontro con il Presidente DARIO ALLEVI.
Allevi ha rilasciato alla stampa dichiarazioni ove esprimeva preoccupazione per lo stato in cui versa la Brianza e per l'alto consumo di suolo.
Ma le dichiarazioni non sono più sufficienti.
Occorre che la Provincia, se veramente vuole tutelare gli ultimi lembi di VERDE e DI VIVIBILITA' , scriva un PCTP (Piano di Coordinamento Territoriale Provinciale) ove si tenga conto della necessità di vincoli seri per governare un'urbanistica territoriale alla merce "degli interessi edificatori".
Non bastano più interventi sui giornali ai soli fini dell'immagine, non bastano più interventi "spot" serve una POLITICA AMMINISTRATIVA STRUTTURATA a TUTELA DELL' AMBIENTE.
Le occasioni per intervenire non mancano, a partire da quelle evidenziate dalla RETE:
- Piano d'area lungo il tracciato di Pedemontana per bloccare edificazioni selvagge
- Pronunciamento ed impegno a promuovere presso Regione Lombardia il PARCO REGIONALE della BRUGHIERA
- Pronunciamento CONTRARIO allo SBANCAMENTO nel BOSCO delle QUERCE di Seveso e Meda
- Parere Favorevole al suo AMPLIAMENTO sia a Seveso sia a Meda
- Identificazione e tutela delle aree agricole e boscate della Provincia
Eccovi l'articolo de "Il Giorno" che riprende le loro segnalazioni.
SINISTRA e AMBIENTE
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Provincia, una colata di cemento sulla verde Brianza
15/11/2010da Il Giorno
articolo di MONICA GUZZI
Dossier del Pd sull’urbanistica: secondo i primi calcoli sono in arrivo 6 milioni di metri cubi
MATTONI e centri commerciali fra Monza, Arcore, Brugherio, Bovisio Masciago, Concorezzo, Triuggio, Burago. Milioni di metri cubi - stando ai primi calcoli circa 6 milioni - capaci di far traballare l’equilibrio territoriale della Brianza, Provincia che già vanta percentuali tra le più alte in Italia in materia di consumo di suolo: 55 per cento, una cifra che con i piani di governo del territorio all’esame dei Comuni e con l’arrivo dell’autostrada Pedemontana rischia di salire al 65 per cento.
A DARE l’allarme è il Pd, che ha deciso di avviare un monitoraggio della situazione nei Comuni della nuova Provincia. Una sfida aperta alla Giunta provinciale di Dario Allevi, che negli ultimi mesi ha avviato una campagna in difesa del territorio sopravvissuto al cemento. Solo a parole, attacca il Partito democratico, per il quale «la giunta provinciale ha dichiarato guerra al mattone ma nei primi atti adottati ha dato il via libera alle colate di cemento previste dal Pgt di Bovisio Masciago, ad esempio, dove sono previste una torre alta di circa 17 piani al confine con il territorio comunale di Desio, all’interno del Parco sovracomunale del Grugnotorto Villoresi». Nel mirino anche un nuovo centro commerciale a ridosso con la Sp 527 Bustese. «Abbiamo avviato un monitoraggio e presentato interrogazioni in consiglio - dicono Domenico Guerriero, capogruppo Pd in Consiglio provinciale e Gigi Ponti, segretario provinciale -. Sul Pgt di Bovisio registriamo un primo via libera della giunta provinciale in evidente contrasto con le dichiarazioni di principio contro il consumo di suolo».
DOPO BOVISIO, la giunta provinciale dovrà esprimersi su altri piani, a partire da Monza, con un Pgt da 4 milioni di metri cubi di nuove residenze e centri commerciali e produttivi e il caso Cascinazza (nella foto). Ad Arcore nella bufera è finito il progetto Milano 4: 25 palazzi da tre piani, 400 appartamenti per un totale di 150mila metri cubi che ospiteranno 1.200 nuovi residenti nel Parco della Valle del Lambro. «Un investimento da 220 milioni che Idra, l’immobiliare della famiglia Berlusconi, ha già presentato alla giunta di centrodestra», sottolinea il Pd. A Brugherio è prevista invece la costruzione di un centro commerciale e di un parcheggio su due livelli, per 160mila metri quadrati in un’area attualmente destinata a verde attrezzato e aree agricole.
A Burago il Pgt è legato a un ricorso al Tar promosso da Legambiente contro l’aumento del 10 per cento del consumo di aree verdi per arrivare al 51 per cento del totale del territorio comunale.
Nel Pgt di Triuggio è previsto invece un piano di intervento integrato da 44mila metri cubi residenziali in cambio della cessione al Comune di Villa Don Bosco, mentre a Concorezzo, dove si prevede una crescita demografica da 15.000 a 16.500 persone, il consumo di suolo passa al 51 per cento. Non solo: «La realizzazione della nuova circonvallazione - denuinciano Ponti e Guerriero - taglierà due aree verdi che in un prossimo futuro potranno diventare edificabili».
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