Dopo il primo bando di gara andato deserto, il successivo è stato aggiudicato ed il 3-3-2023 è stato stipulato il contratto e ora si è in fase di progettazione esecutiva, da completarsi entro 6 mesi.
L'importo è pari a 44 Mln di euro di cui 15 Mln per la tratta Seveso-Meda.
Il raddoppio da Seveso all'ingresso stazione di Meda comporterà il rifacimento del sottopasso dell'attuale superstrada ex ss35, del sottopasso della linea ferroviaria Milano-Como-Chiasso con un manufatto a spinta, lo spostamento del collettore fognario con sifone di bypass lì presente. In corrispondenza dei due sottopassi, la sede del tracciato ferroviario verrà variata.
L'allargamento della sede ferroviaria per posare il secondo binario necessiterà di spazio ed in Piazza della Chiesa verrà ridotto il calibro dell'attuale carreggiata parallela alla sede ferroviaria, risagomata l'area di verde
urbano e rivista la viabilità. Una serie di aree lungo il tracciato ferroviario attuale verranno espropriate.
Alla stazione di Meda verrà ampliato il fabbricato del magazzino merci con l'aggiunta di un nuovo locale che ospiterà le apparecchiature di segnalamento.
SOTTOPASSO DI VIA CADORNA/VIA SEVESO
Il sottopasso è stato scorporato dall'appalto integrato per il raddoppio della linea, anche se la sua realizzazione seguirà l'avvio dei lavori di raddoppio per poi procedere in parallelo.
L'illustrazione dei tecnici di FNM, le loro risposte ai quesiti posti a loro e al Sindaco dai Consiglieri Comunali non sono state totalmente soddisfacenti, essendo risultate poco dettagliate e con ampi margini di incertezza.
Come già abbiamo scritto in altri post, questi lavori avvengono in un comparto delicato e già congestionato per la viabilità e coinvolgono anche l'insediamento delle grandi strutture commerciali dell'ambito AT1 (ex Medaspan) che Sinistra e Ambiente non ha mai condiviso.
Sicuramente collegata e propedeutica ai lavori per il sottopasso e per il centro commerciale è la cosidetta bretellina (vedi immagine sopra) che dall'inizio di via Cadorna, dovrebbe passare sotto la rampa dello svincolo dell'uscita della superstrada Milano-Meda-Lentate rimanendo poi parallela alla linea FS Milano-Como-Chiasso per arrivare in via Busnelli.
Senonchè, i lavori non sono ancora iniziati perchè la strada ricade per buona parte dentro la fascia di rispetto ferroviaria e l'amministrazione ha chiesto la deroga per la sua realizzazione a F.S. Deroga che ancora non c'è anche se è stata annunciata una tempistica di un mese di attesa.
Per quanto riguarda il sottopasso, è in fase di elaborazione il progetto esecutivo che dovrebbe essere pronto a fine 2023 cui seguirà la validazione e l'indizione del bando di gara. Inizio lavori nel 2024 e fine lavori a maggio 2026.
Il sottopasso con 2,75 mt per corsia di marcia + 0,5 mt di banchina sarà dotato di passerella pedonale (al momento su di un solo lato - vedi sezione nel documento sotto) ma non è ancora definito se a raso o rialzata e con ogni probabilità, le misure consentiranno il passaggio di soli pedoni o di biciclette accompagnate a mano.
Verrà realizzata anche una sottostante vasca di laminazione con raccolta
acqua la cui manutenzione insieme a quella delle pompe estrattive sarà a
carico dell'amministrazione medese.
Purtroppo non è stato dato alcun dettaglio sulla pendenza delle rampe di accesso e l'ampiezza delle corsie lascia qualche dubbio rispetto al passaggio in contemporanea di mezzi pesanti.
Non v'è stata risposta nemmeno sull'azione che si intende promuovere per
gli altri 6 passaggi a livello lungo il tracciato medese di Ferrovie Nord.
Rispetto agli extracosti delle materie prime, Caradonna è stato molto evasivo, senza spiegare da quale normativa o automatismo contrattuale verrebbero coperti. Ha semplicemente affermato che Regione Lombardia si occuperà di far fronte ad eventuali aumenti del preventivato costo realizzativo del sottopasso e che FNM monitora con attenzione le variazioni dei prezzi di mercato a mezzo delle tabelle dei costi dei materiali, costantemente aggiornate da FS.
Durante il periodo di cantiere diurno e notturno, la viabilità sarà rivista affidandone l'analisi al centro studi PIM.
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