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CRONACHE DA CHI SI IMPEGNA A CAMBIARE IL PAESE DEI CACHI E DEI PIDUISTI.
"Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente,
ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere,
se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?"
Antonio Gramsci-politico e filosofo (1891-1937)
OMAGGIO ALLA RESISTENZA.
Ciao Dario, Maestro, indimenticabile uomo, innovativo, mai banale e sempre in prima fila sulle questioni sociali e politiche.
Ora sei di nuovo con Franca e per sempre nei nostri cuori.

"In tutta la mia vita non ho mai scritto niente per divertire e basta.
Ho sempre cercato di mettere dentro i miei testi quella crepa capace di mandare in crisi le certezze, di mettere in forse le opinioni, di suscitare indignazione, di aprire un po' le teste.
Tutto il resto, la bellezza per la bellezza, non mi interessa."

(da Il mondo secondo Fo)

sabato 2 agosto 2014

UN AIUTO DI STATO PER LA PEDEMONTANA


02-08-014

Il 1 agosto 2014, in perfetto stile balneare, il CIPE si è riunito e ha approvato la DEFISCALIZZAZIONE per l'autostrada Pedemontana. L'ennesimo favore, l'ennesimo aiuto di stato concesso per la realizzazione di questa inutile e impattante infrastruttura. Sono 349 milioni di euro di mancati introiti (su IRES, IRAP e IVA dal 2016 al 2027) per le casse dello Stato che verranno "scontati" a chi (i privati, le banche) vorrà investire propri capitali per rimpolpare il Piano Economico Finanziario cioè "la cassa" per realizzare l'autostrada. Una misura concessa per attirare capitali privati, rinunciando alla tassazione su di essi da parte dello Stato.

E' successo quello che temevamo, cioè il ripetersi dei soliti meccanismi che vedono il supporto continuo di soldi pubblici, in forma prima diretta con 1,2 miliardi di euro di finanziamento e ora in forma indiretta, per sostenere il meccanismo della realizzazione dell'autostrada Pedemontana, altrimenti incapace di reggersi sul tanto celebrato project financing (capitale privato in cambio dell'utile sui pedaggi) che era la base dell'investimento.

E’ successo quello che temevano anche alcuni Sindaci del nostro territorio – il Sindaco di Seveso, il Sindaco di Cesano Maderno, il Sindaco di Desio, la Sindaca di Lentate sul Seveso, la Sindaca di Lissone, il Sindaco di Barlassina e la Sindaca di Macherio – che qualche giorno fa si erano rivolti direttamente al Primo Ministro per dire che “quello che sta accadendo intorno alla gestione di Pedemontana sia tutt’altro che un’azione basata su trasparenza e chiarezza di obiettivi ……… un’opera senza una progettualità di insieme, senza una corretta analisi dell’impatto ambientale, senza una reale sostenibilità economica se non attraverso un evidente quanto poco corretto finanziamento attraverso una defiscalizzazione che altro non è se non l’ennesimo aiuto dello Stato e quindi dei cittadini alle banche che si improvvisano al mattino imprenditrici e al pomeriggio ricattatrici”

Una lettera accorata, questa dei 7 Sindaci, che richiama Renzi alla responsabilità dei suoi proclami in fase di campagna elettorale, mirati a far balenare l’idea della volontà di uscire da un clima nazionale dove troppo spesso è stato possibile “vivere di espedienti, furberie, ingiustizie, che hanno portato gran parte dei cittadini a credere che ‘il più bravo fosse il più furbo’”.

Ma questa lettera evidentemente non è stata gradita alla segreteria regionale del PD che nei giorni scorsi – lo apprendiamo dalle pagine del Cittadino – ha richiamato i Sindaci della sua area per un confronto e per ribadire che "l'autostrada pedemontana si deve fare tutta", occultando l’operazione verità che è stata intrapresa dai gruppi ambientalisti di Insieme in Rete e proposta a questi stessi Sindaci e a altri: Pedemontana è già un’opera incompiuta, incompleta, irrealizzabile nella sua progettualità definitiva.

Di che cosa stiamo parlando dunque?
E di che cosa parliamo quando un Partito incontra dei Sindaci per puntualizzare loro una linea come se fosse prioritaria la loro "appartenenza" al Pd  e non piuttosto l'essere rappresentanti istituzionali di tutti i cittadini ?

I Sindaci che hanno mandato la lettera a Renzi lo sanno bene, e infatti in calce alle loro parole riportano le deliberazioni dei loro consigli comunali, che li invitano tra l’altro a utilizzare anche le vie legali per difendersi dalla “mala avanzata” di Pedemontana.

Il Segretario regionale del PD, Alfieri, e il capogruppo del PD Brambilla, invece, lo hanno dimenticato?
Come gruppi ambientalisti rimaniamo nel coro dei cittadini che vogliono il bene del proprio territorio e che continuano a chiedere ai propri governanti – in primis i Sindaci – di agire in questa direzione.
Per questo motivo sottoporremo anche alla Commissione Europea il provvedimento di defiscalizzazione per verificare se esistono i presupposti affinchè sia considerato una violazione delle normative in tema di concorrenza con l’auspicio che sia possibile costringere il nostro governo “delle larghe intese costruttrici” a chiedere la restituzione nelle tasche degli italiani del "regalo" di 349 milioni fatto al consumo di suolo, alla cementificazione, alla violenza al territorio, alle situazioni di prepotenza e (come dimostrato dalle recenti inchieste) anche al malaffare, spesso connesso alle opere “strategiche”.

Insieme in Rete per uno Sviluppo Sostenibile
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Sulla vicenda, due articoli, uno de Il Cittadino e uno di VareseNews.
Nell'articolo di VareseNews, Maroni, Agnoloni (Pres. Serravalle), Lombardo (Pres. APL) ma pure Alfieri (Segr. reg. Pd) gongolano e sprizzano ottimismo.

Per non farvi mancare nulla vi proponiamo anche il testo completo della lettera - non proprio favorevole ed entusiasta rispetto alla pedemontana - scritta da alcuni Sindaci (manca Caimi di Meda) al Presidente del Consiglio Renzi e al Ministro Lupi.
Sarà anche per questo che il Pd regionale ha ritenuto di convocarli per "dare la linea" ?

da VareseNews del 01-08-014:

Roma
Il Cipe 
approva la defiscalizzazione di Pedemontana 
ma il pedaggio rimane

Sbloccati i 350 milioni di euro che si attendevano con la decisione che è stata presa a Roma. Lombardo: "Una boccata d'ossigeno che ci rende più appetibili ai privati". Ma il pedaggio sulle tangenziali resta

La defiscalizzazione di Pedemontana approvata dal Cipe questa mattina porterà una boccata d'ossigeno non indifferente alle sofferenti casse della società che gestisce la realizzazione dell'opera autostradale. Soldi  che, insieme ai 700 milioni di ricapitalizzazione approvati dalla società madre Serravalle, permetteranno di far tirare il fiato alla stessa Pedemontana in vista del secondo lotto che permetterà di arrivare almeno fino a Meda. Soddisfazione da parte del presidente del Pedemontana Salvatore Lombardo che commenta così: «Innanzitutto esprimo i miei ringraziamenti al Governo e al Ministro ma anche al goverantore Maroni che si è speso molto per arrivare a questo risultato. Il suo appello al presidente Renzi, in occasione dell'inaugurazione della Brebemi è servito - e prosegue - questa defiscalizzazione con conseguente approvazione del Piano economico finanziario permetterà performance migliori per la società e per gli azionisti rendendola più appetibile anche per eventuali privati che vogliono entrare a farne parte. Ora attendiamo anche che le banche collaborino in maniera più serena».

OK DAL CIPE - «L'approvazione da parte del Cipe per la defiscalizzazione di Pedemontana, che vale 349 milioni di euro, e del piano economico finanziario di Milano-Serravalle costituisce un grande passo avanti perché garantisce la stabilità finanziaria, e quindi il completamento di tutto il percorso della Pedemontana, e gli investimenti che deve realizzare Serravalle. Viene dunque assicurata la realizzazione delle opere di accessibilità ad Expo 2015, in tempo per la sua inaugurazione". Lo ha detto l'assessore alle Infrastrutture e Mobilità di Regione Lombardia Alberto Cavalli, al termine della seduta del Cipe, alla quale ha preso parte questa mattina, a Roma. «Sono particolarmente soddisfatto delle decisioni assunte oggi dal CIPE - dichiara Marzio Agnoloni, Presidente di Milano Serravalle e Amministratore Delegato di Pedemontana Lombarda - e sottolineo "finalmente" dopo un tempo di attesa troppo lungo che metteva a rischio il completamento delle opere. Ora - prosegue Agnoloni - procediamo con la definizione del finanziamento insieme alle banche, a Cassa Depositi e Prestiti e alla BEI. Questo è davvero l'atto conclusivo per chiudere la partita sia dei finanziamenti che della realizzazione della Pedemontana».

IL PEDAGGIO RESTA - Per quanto riguarda il pagamento del pedaggio sulle due tangenziali diComo e Varese, però, lo stesso presidente Lombardo ha confermato che i piani non cambiano: «Da comasco pagherò il pedaggio sulla mia tangenziale e così faranno a Varese» - ha detto, ma l'assessore Cavalli è più ottimista:  «Al tavolo del Cipe - ha concluso il titolare regionale in materia di Infrastrutture - facendo seguito a specifiche iniziative del Consiglio regionale, ho anche avuto modo di sottolineare che il pedaggio previsto sulle tangenziali di Como e di Varese, costituisce un aggravio che gli utenti considerano non giustificato. L'attenzione del Presidente Renzi su questo punto mi consente di sperare in un impegno comune di Stato e Regione»

ORA TRASPARENZA - Il segretario regionale del Pd Alessandro Alfieri commenta: «Come PD lombardo abbiamo sempre lavorato per garantire le risorse perché venisse realizzato l'intero progetto Pedemontana, comprese le opere connesse e le compensazioni ambientali - dichiara il Segretario del PD Lombardo Alessandro Alfieri - Con la defiscalizzazione dell'autostrada, inizialmente non prevista, il Governo Renzi ha fatto anche di più di quello che doveva fare. Maroni non ha più alibi: adesso verifichiamo se ha fatto i compiti a casa. Serve un'operazione trasparente. È in grado di garantire che i soci privati finanzino l'intera opera? E che verranno fatte tutte le compensazioni ambientali attese dai territori? Le comunità locali, che hanno subito e subiranno profondi disagi per espropri e cantieri, non possono essere prese in giro, da tempo aspettano risposte. A fronte di tutto questo, per loro sarebbe una beffa non cogliere neanche i benefici di un'opera completa». Soddisfazione per la defiscalizzazione è stata espressa anche dal decano dei deputati Pd varesini, Daniele Marantelli, che già ieri aveva assicurato che la riunione del Cipe sarebbe andata a buon fine per Pedemontana «anche grazie all'impegno dei parlamentari democratici varesini».

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La lettera dei Sindaci (Butti, Monguzzi, Rivolta, Ponti, Corti, Galli, Redaelli) al Presidente del Consiglio e al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti cui erano allegate tutte le mozioni e OdG approvate nei vari Consigli Comunali con posizioni critiche rispetto alla realizzazione dell'autostrada pedemontana.


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