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La Meda e la Brianza che amiamo e che vogliamo tutelare

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CRONACHE DA CHI SI IMPEGNA A CAMBIARE IL PAESE DEI CACHI E DEI PIDUISTI.
"Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente,
ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere,
se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?"
Antonio Gramsci-politico e filosofo (1891-1937)
OMAGGIO ALLA RESISTENZA.
Ciao Dario, Maestro, indimenticabile uomo, innovativo, mai banale e sempre in prima fila sulle questioni sociali e politiche.
Ora sei di nuovo con Franca e per sempre nei nostri cuori.

"In tutta la mia vita non ho mai scritto niente per divertire e basta.
Ho sempre cercato di mettere dentro i miei testi quella crepa capace di mandare in crisi le certezze, di mettere in forse le opinioni, di suscitare indignazione, di aprire un po' le teste.
Tutto il resto, la bellezza per la bellezza, non mi interessa."

(da Il mondo secondo Fo)

sabato 14 giugno 2025

PARCO REGIONALE FLUVIALE E TERRITORIALE DEL SEVESO: SE NE DISCUTE A MEDA E QUESTO INFASTIDISCE L'AMMINISTRAZIONE SEVESINA.

Un pubblico attento ha seguito la serata sul progetto di Parco Regionale Fluviale e Territoriale del Seveso tenutasi a Meda l'11-6-025, organizzata da Legambiente circolo Laura Conti di Seveso in collaborazione con i gruppi ambientalisti locali e con il patrocinio dell'amministrazione comunale medese.
L'iniziativa aveva come corollario i pannelli della mostra illustrante le peculiarità del desiderato Parco.

I CONTENUTI DELL'INIZIATIVA
Molti i contributi e gli interventi durante la serata.

Arturo Calaminici ha raccontato l'esperienza degli Amici del Parco Nord e l'attività in corso da parte del Laboratorio Parco del Seveso, entità promozionale della proposta di grande Parco che raccoglie gruppi, associazioni e individui accumunati dal medesimo obiettivo.

Gemma Beretta di Legambiente Seveso ha condotto l'incontro offrendo spunti ed elementi su cui i relatori hanno potuto argomentare ed entrare nel merito.

 

Alberto Colombo ambientalista medese di Sinistra e Ambiente-Impulsi, ha spiegato le motivazioni per cui il Parco Regionale Fluviale e Territoriale del Seveso è una necessità poichè offre la possibilità, congiuntamente con gli interventi del Contratto di Fiume, di migliorare la qualità delle acque fluviali, di conservare e tutelare le residue aree spondali e di attivare progetti e realizzazioni di ingegneria ambientale per creare naturalità.
Per concretizzare il Parco, un ruolo importante lo riveste il Bosco delle Querce di Seveso e Meda ove, da tempo, le associazioni e i gruppi ambientalisti svolgono attività per rinnovarne il Significato e la Memoria e su cui si stanno spendendo Sinistra e Ambiente-Impulsi di Meda, Legambiente Seveso e Seveso Futura affinchè lo stesso sia ampliato a est.  
L'accorpamento tra Parco Naturale Regionale del Bosco delle Querce e il Parco Locale Sovraccomunale (PLIS) GruBria è quello tra due aree geomorfologicamente simili e con necessità di interventi di costruzione di naturalità e consentirebbe di far nascere il primo nucleo del Parco Regionale Fluviale e Territoriale del Seveso cui si possono includere i tracciati fluviali del Seveso e del suo affluente Certesa/Tarò unendo i territori in un ambito unico. 
 
 

Federica Gorini ha portato il suo contributo quale appartenente al CdA del GruBria, illustrando la configurazione del Grugnotorto-Villoresi-Brianza Centrale, la recente volontà e gli atti con cui il GruBria ha chiesto la trasformazione in Parco Regionale, auspicando un'unione con il Bosco delle Querce, già coperto della tutela regionale.
Ha evidenziato i passaggi istituzionali avviati e quelli programmati, ribadendo la volontà di proseguire nel cammino verso il Parco Regionale Fluviale e Territoriale.

Salvatore Scebba, per gli Amici del Parco Nord e il Laboratorio Parco Valle del Seveso, ha presentato la Petizione a supporto della richiesta di Parco e ha illustrato gli obiettivi e il ruolo fondamentale del coinvolgimento dei cittadini affinchè questa idea si realizzi.

NOTE STONATE DALL'AMMINISTRAZIONE DI SEVESO
Sicuramente stimolati dall'attività dei gruppi e delle associazioni che in numero cospicuo e convinto propongono e appoggiano l'istanza del Parco Fluviale e Territoriale del Seveso, l'amministrazione sevesina di Alessia Borroni, con la maggioranza che la sostiene (F.I, F.d.I, Lega, Viviamo Seveso) ha pensato bene di rilasciare, nello stesso giorno dell'iniziativa a Meda, una nota dove scrivono e vagheggiano di "Svendita del territorio".
Una comunicazione miope dove la maggioranza sevesina esprime "il proprio non interesse alla proposta di costituzione del "Parco Regionale Fluviale e Territoriale del Seveso", con un richiamo, che sa di fini propagandistici, a ciò che si prospetta per le "celebrazioni" del 50° anniversario del disastro diossina (nel 2026) e all'"arrivo di ingenti risorse" pari a 9 Mln di euro che sono poi una fantasiosa sommatoria in cui la maggioranza politica sevesina  ha inserito di tutto, compresi stanziamenti su altri capitoli che con l'ampliamento o l'attività del BdQ non hanno nulla a che fare e che comunque non si perderebbero.
Una nota che denota un travisamento della realtà.

I gruppi ambientalisti del territorio (Sinistra e Ambiente-Impulsi di Meda, Legambiente Seveso, Seveso Futura) sono i primi a volere che la Specificità, il Significato e la Memoria che il Bosco delle Querce riveste, indissolubilmente legato al disastro Diossina dell'ICMESA (gruppo Givaudan-La Roche), non si perda e venga continuamente rinnovata. 
Siamo stati, siamo e saremo impegnati affinchè le attività che nel Bosco vengono svolte, siano compatibili con il polmone verde. Un Bosco dove le associazioni e i gruppi ambientalisti hanno organizzato e promosso per primi, aderendo al progetto "INSIEME PER IL BOSCO", un lavoro collegiale di Significato e Memoria che deve continuare.
Il Bosco delle Querce non perderebbe la sua specificità se si aggrega al GruBria, considerando oltretutto che la sua gestione e i fondi dedicati, rimarrebbero comunque in capo, così come ora, alla struttura locale per interventi e progettualità.
Questa possibilità Borroni e la sua maggioranza  la conoscono bene essendo state coinvolte in diversi incontri anche istituzionali. 
Sarebbe quindi apprezzabile un diverso atteggiamento, differente dalla chiusura e dalla gratuita contrapposizione denigratoria nei confronti di chi da anni sta dando anima e cuore alla cura del territorio. 
Tanto più che il Bosco delle Querce è di Seveso e Meda, e la posizione più aperta e di disponibilità espressa dall'Amministrazione di Meda dovrà essere presa in esame e soppesata.
Quello della coalizione politica che esprime l'amministrazione sevesina è una posizione errata con considerazioni per nulla attinenti alla realtà.
 
RASSEGNA STAMPA:

 

sabato 7 giugno 2025

A MEDA SINISTRA E AMBIENTE-IMPULSI, PD E MEDAPERTA PRESENTANO SUGGERIMENTI E PROPOSTE PER LA VARIANTE AL PGT

A Meda, la maggioranza di Santambrogio ha avviato il percorso di Variante al PGT. 
Dopo la Conferenza di VAS tenutasi il 26-5-025, è stato possibile presentare suggerimenti e proposte.
La Variante al PGT interviene su aspetti importanti per la pianificazione urbanistica della città. 
La Variante punta molto sulla Rigenerazione Urbana, identificando 4 livelli di possibili interventi dove verranno applicate una serie di facilitazioni per chi se ne farà carico.
  • Livello 1 riguardante gli Ambiti di Rigenerazione nel nucleo di antica formazione individuato dal Piano delle Regole e rappresentato nella Carta delle previsioni di Piano, per il quale è demandata al Piano delle Regole la definizione della disciplina di intervento;
  • Livello 2 per gli Ambiti di Rigenerazione Territoriale e Urbana (ART e ARU) individuati nel Documento di Piano con disposizioni generali e specifiche precisate nelle “Schede di orientamento e promozione degli Ambiti di Rigenerazione urbana e territoriale” allegate ai Criteri tecnici di Attuazione. Nel Livello 2 sono considerati l'ART1 composto dalle fornaci di via S. Maria accorpate con lo stadio comunale di via Busnelli e l'ART2 di via Conciliazione, prospicente agli Orti Condivisi, con passate attività di lavorazione di inerti.
  • Livello 3 per i Comparti di Rigenerazione Urbana (CRU) da individuare e disciplinare nel Piano delle Regole, in ragione della collocazione e della dimensione dei comparti stessi. Comprende quelli che erano gli ambiti di trasformazione del precedente PGT non realizzati.
  • Livello 4 per i casi non individuati dagli elaborati del Piano con la possibilità di accedere alle incentivazioni per la rigenerazione di aree ed immobili sulla base di istanze dei privati proprietari seguendo le disposizioni dettate dal Piano delle Regole.
Gli Ambiti di Rigenerazione
Quello degli ambiti di Rigenerazione con le connesse facilitazioni applicate e definite nelle Norme Tecniche di Attuazione e nel Piano delle Regole è e sarà un capitolo delicato e da seguire con attenzione, proponendo osservazioni mirate rispetto al consentito per evitare che vi siano stravolgimenti del tessuto urbano con abbattimanti impropri (permessi anche nel centro storico) e aumenti di volumetrie eccessivi o incompatibili con l'omogeneità del comparto oggetto del piano di rigenerazione.
Nei documenti della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) propedeutica alla Variante al PGT è richiamato anche il Masterplan strategico paesaggistico-ambientale e le linee guida per il sistema del verde della città, come strumento propedeutico alla partecipazione a bandi di finanziamento e alle attività di pianificazione urbanistica comunale.
Il Masterplan propone uno schema progettuale fondato su “4 fiumi verdi e una soglia blu” ove verranno concentrate le iniziative di qualificazione e rinverdimento lungo 4 tracciati che scendono a valle dalla collina intersecandosi con il quinto elemento (la “soglia blu”) costituito dal torrente Tarò/Certesa. 
Per ciascuno dei “4 fiumi” sono identificate strategie generali di intervento e ipotesi con progettualità pubbliche e private orientate alla riqualificazione del territorio comunale.
Per alcuni di questi interventi, l'amministrazione prevede di utilizzare i fondi della Prescrizione 51 del CIPESS di Pedemontana.  
Nel merito, si è ancora in attesa di una formalizzazione su quanto recepito.
 
I suggerimenti protocollati il 3-6-2025 da Sinistra e Ambiente-Impulsi, Partito Democratico e Medaperta sono evidentemente di carattere generale e riguardano alcuni aspetti della Variante richiamati durante la conferenza di VAS.
Nella fase di adozione, entreremo più nel dettaglio con osservazioni più puntuali.
 
 


lunedì 2 giugno 2025

LA MEMORIA CONDIVISA SUI CRIMINI AMBIENTALI: LA DIOSSINA DELL'ICMESA-GIVAUDAN-LA ROCHE E L'ISOCIANATO DI METILE DELL'UNION CARBIDE DI BHOPAL

Una serata coinvolgente quella dell'incontro del 29-5-025 "Seveso (ma anche Meda ndr) incontra Bophal" organizzata da "INSIEME PER IL BOSCO" sigla sotto la quale lavorano associazioni e gruppi di Seveso e Meda, coordinate da FARE.
I testimoni, i gruppi, le associazioni, le persone che hanno vissuto o che operano laddove sono avvenuti due disastri ambientali, quello della Diossina dell'ICMESA di Meda sparsa sul territorio di più Comuni e quello dell'Isocianato di Metile di Bhopal, hanno dialogato intensamente affinchè la Memoria si rinnovi e non si dimentichino quelli che sono stati due crimini attuati nel nome del profitto.
Due Paesi lontani 6500 km ma con sofferenze comuni come ricordato anche da Elena Colombo, presente al tavolo dei relatori.
Due tragedie accumunate dalla ingiustificabile volontà di profitto a discapito dell'attenzione alla salute e alla sicurezza trascurate e in assenza di adeguate norme di prevenzione e di dispositivi.

LA VIOLENZA DEL MODELLO DI SVILUPPO E LE SUE CONSEGUENZE
C'è una Violenza di un modello di sviluppo e di produzione chimica poco o per nulla attento alla sicurezza e alla salute di uomini, donne ed esseri viventi le cui conseguenze sono state pesantissime.
Una Violenza che è stata diretta ed immediata a Bhopal dove nella notte tra il 2 e il 3 dicembre 1984, nella fabbrica della multinazionale americana Union Carbide, la fuoriuscita nella forma gassosa dell'Isocianato di Metile (MIC), composto chimico molto instabile e pericoloso utilizzato per produrre il pesticida Sevin, ha provocato nell'immediato e nelle prime ore già migliaia di decessi e di avvelenamenti.
Una violenza più lenta, più subdola e diluita nel tempo a Meda, Seveso, Cesano Maderno e nei paesi vicini investiti il 10 luglio del 1976 dalla nube tossica dell'ICMESA di Meda, azienda chimica del gruppo Givaudan-La Roche produceva il triclorofenolo da cui si generò la tetraclorodibenzoparadiossina (TCDD), un composto chimico altamente tossico e nocivo.
Una violenza lenta, dove non vi sono stati morti nell'immediato ma dove nel corso degli anni tra la popolazione delle aree contaminate si sono registrati picchi per alcuni tipi di tumore e per malattie cardiovascolari e leucemie con conseguenze anche nefaste.

LA GIUSTIZIA MANCATA. 
Per la fuoriuscita della Diossina, i processi civili alla Givaudan-La Roche furono risolti per via bonaria con risarcimenti economici individuali (200 miliardi di lire), ai Comuni e alla Regione Lombardia Regione Lombardia (103 miliardi di lire) e ciò permise di escludere dai procedimenti giudiziari il gruppo dirigente della multinazionale. Per i procedimenti penali, dopo i tre gradi di giudizio, solo Herwig von Zwehl (direttore tecnico dell'ICMESA) e Jörg Sambeth (direttore tecnico del gruppo Givaudan) furono condannati rispettivamente a due anni di reclusione e a un anno e sei mesi. Le successive riflessioni di Sambeth lo condussero nel 2004 a pubblicare un libro di memorie, nel quale ammise che le condizioni di sicurezza dell’azienda di Meda erano precarie, che la dirigenza della Givaudan e della Roche non volle deliberatamente informare le autorità italiane sulla natura del tossico fuoruscito, pur avendone avuta immediata consapevolezza.

A Bhopal, l'amministratore delegato dell'Union Carbide, Warren Anderson, non si è mai presentato dinanzi alla corte che lo aveva accusato di omicidio né mai fu dato seguito alla richiesta di estradizione dagli Stati Uniti. Anderson è deceduto da latitante.
Per i risarcimenti fu raggiunto un accordo il 4 febbraio 1989. La Union Carbide pagò 470 milioni di dollari per i danni causati, a fronte di una richiesta iniziale di 3 miliardi di dollari.
Cifre ridicole a fronte della vera e propria ecatombe causata dalla multinazionele. La Dow Chemical che nel 2001 acquisto la Union Carbide ha sempre ritenuto che i risarcimenti erano pienamente sufficienti a compensare le responsabilità del disastro.

IL DOVERE DELLA MEMORIA
Il 29-5-025, con un pubblico interessato, due testimoni del crimine perpetrato dalla Union Carbide, Rachna Dhingra da anni impegnata nel Bhopal Group for Information and Action e International Campaign for Justice e Satinat Sarangi fondatore della clinica Sambhavna che offre cure gratuite alle vittime del disastro, ci hanno ricordato sia gli eventi temporali sia le letali conseguenze, illustrando il loro attuale impegno per supportare chi chiede la bonifica delle aree, migliori condizioni di vita nei quartieri colpiti sia per alleviare e curare malattie conseguenti a quel disastro.
Solo grazie agli attivisti, i quartieri attorno alla fabbrica hanno potuto accedere all'acqua potabile dopo 15 anni dal disastro, evitando l'utilizzo dei pozzi la cui acqua di falda è pesantemente contaminata.
Anche gli interventi per bonificare l'impianto ed il suo circondario da centinaia di tonnellate di rifiuti tossici si sono fermati per decenni, con il pericolo enorme di un lento avvelenamento per la popolazione già con danni al sistema nervoso, al fegato ed ai reni. 
A Bhopal casi di cancro ed altre malattie sono aumentati dopo il disastro e le generazioni successive continuano a soffrire per gli effetti sul sistema respiratorio,sul patrimonio genetico e endocrino riproduttivo.
La rimozione delle scorie tossiche residue è stato completato solo nel 2025 ma il suolo e la falda risultano pesantemente contaminate.

La Storia di quanto avvenuto nel 1976 e nel 1984, le azioni e le strategie industriali della Givaudan-La Roche e della Union Carbide precedenti e successive ai due eventi meritano quindi, come sottolineato dagli interventi dei presenti, di essere giudicati non come "incidenti" casuali e non prevedibili bensì come crimini compiuti nel nome del profitto.

Come ha ribadito il dott Sergio Astori,  di queste tragedie e delle responsabilità "SI DEVE PARLARE FINCHÉ ESISTONO TESTIMONI CHE SENTONO IL DIRITTO - DOVERE DI FARE MEMORIA" .  

Sotto, l' intervento di chiusura della serata curato dal dott. Sergio Astori.


mercoledì 28 maggio 2025

LA TRASPARENZA OPACA DI PEDEMONTANA

Il Tavolo Permanente sulla Bonifica da Diossina sulla tratta B2 di Pedemontana è stato chiesto ed ottenuto da Sinistra e Ambiente-Impulsi di Meda, Legambiente Seveso, Seveso Futura, Passione Civica per Cesano, Altra Bovisio, Comitato Ambiente Bovisio, Cittadini per Lentate.
Ha cominciato a riunirsi e ad operare il 9 luglio 2024 e al suo interno i gruppi ambientalisti e le liste civiche hanno sempre agito in totale autonomia e indipendenza, sempre rimarcando un giudizio di inutilità e di insostenibilità dell'infrastruttura autostradale Pedemontana Lombarda.
I sopracitati gruppi si sono assunti anche il compito di una corretta ed efficace informazione alla cittadinanza con dettagliate pubblicazioni su questo blog, con momenti pubblici dedicati quali quelli tenutosi a Seveso il 18-10-024 e a Meda il 16-4-025 dove sono state divulgate le informazioni ricevute e trattate durante le sedute del Tavolo di Bonifica e si è illustrato il proprio agire e le proprie valutazioni di merito.

Purtroppo, al Tavolo Permanente di Bonifica, ultimamente c'è da registrare un atteggiamento da parte della soc Autostrada Pedemontana Lombarda poco propenso a condividere con i gruppi ambientalisti e le liste civiche le documentazioni da questi richieste.

Già nel febbraio 2025, gli incaricati alla bonifica avevano datodopo un mese e dopo un sollecitoun riscontro tardivo e poco soddisfacente rispetto alle puntuali osservazioni dei gruppi che evidenziavano alcune incongruenze e preoccupazioni. 

Riunione del Tavolo Permanente

All'oggi, la situazione si ripete e ambientalisti e liste civiche hanno inoltrato un nuovo sollecito per ottenere rispondenza all'ultima nota, letta durante l'incontro del Tavolo Permanente del 16-4-025 e successivamente inviata il 18-4-2025 a mezzo PEC.
Una nota dove si chiede copia delle analisi chimiche di Caratterizzazione in Banco, della classificazione del terreno contaminato quale rifiuto, del Piano degli Smaltimenti con i luoghi d’invio nonché di documenti riguardanti il Piano Operativo di Sicurezza dei cantieri di bonifica attivi.
Nonostante sia trascorso più di un mese, nessun documento tra quelli richiesti ci è pervenuto né tantomeno hanno ricevuto considerazione i chiarimenti di dettaglio anch’essi presenti nella nota.

La necessità di inoltrare nuovamente un sollecito ci fa prendere atto che la soc Autostrada Pedemontana Lombarda si comporta in dissonanza dalla più volte declamata volontà di trasparenza sulla bonifica da diossina.
Non rispondere alle puntuali richieste documentali, non è certamente in linea con gli intendimenti iniziali del Tavolo Permanente. 
Peraltro i documenti sono necessari per verificare la conformità dell'avanzare dell'attività sui lotti di bonifica, dove su alcuni di essi il terreno è già stato classificato come rifiuto, asportato e trasferito in luogo di stoccaggio.

Per essere credibili, alle dichiarazioni devono seguire pratiche coerenti, anche nei confronti dei gruppi ambientalisti e delle liste civiche che con un approccio e un giudizio legittimamente critico, da anni si occupano dell’impatto dell’infrastruttura autostradale sul territorio e proprio in nome di questo agire hanno chiesto l’istituzione del Tavolo Permanente sui Lavori di Bonifica.
Tavolo da noi voluto non come organismo di pura immagine, ma come assise dove ci siamo assunti responsabilmente un ruolo per monitorare gli interventi di bonifica e conseguentemente relazionare, con massima esaustività e tempestività alla collettività e alla cittadinanza attuando di fatto un servizio con un  trasferimento di informazioni in tempo reale.

Sotto il comunicato inviato ai media.

COMUNICATO STAMPA

Monza e Brianza 26 maggio2025

PEDEMONTANA: SERVE PIU’ TRASPARENZA SULLA BONIFICA DA DIOSSINA

Le Associazioni, i gruppi ambientalisti, le liste civiche delle tratte B2 e C chiedono più informazioni.

Mentre gli interventi per la Bonifica da Diossina sulla tratta B2 di Pedemontana vanno avanti, i gruppi ambientalisti e le liste civiche presenti al Tavolo Permanente tornano a sollecitare le soc. Autostrada Pedemontana Lombarda e Pedelombarda Nuova affinchè le stesse diano riscontro alle richieste documentali inoltrate.
Ambientalisti e liste civiche avevano in precedenza formalizzato delle istanze nel febbraio 2025, con puntuali osservazioni che rimarcavano incongruenze e preoccupazioni. In tale occasione sono state tardive e poco soddisfacenti le risposte di Pedemontana.

Recentemente, durante l’incontro del Tavolo Permanente della Bonifica tenutosi il 16-4-025 gli stessi gruppi, con una nota letta e successivamente inoltrata via PEC il 18-4-2025, hanno esplicitato una serie di considerazioni e fatta formale richiesta delle analisi chimiche di Caratterizzazione in Banco, della classificazione del terreno contaminato quale rifiuto, del Piano degli Smaltimenti con i luoghi d’invio nonché il Piano Operativo di Sicurezza dei cantieri di bonifica operativi.

A distanza di più di un mese, questi documenti non ci sono ancora pervenuti né tantomeno sono stati considerati i chiarimenti di dettaglio anch’essi presenti nella nota.

Il Tavolo Permanente è stato istituito come buona prassi per una facilitazione della connessione con il territorio sulla bonifica da diossina. Bonifica che avviene in un contesto particolarmente sensibile per il danno ambientale che cinquant’anni fa travolse le nostre comunità.

Richiamiamo la necessità di trasparenza e informazione costante sull’iter della bonifica da diossina e riteniamo pertanto non in linea con gli intendimenti del Tavolo Permanente il non metterci a conoscenza, in tempo reale, di dati e documenti importanti, anche in considerazione del fatto che nel frattempo l’attività sui lotti di bonifica avanza e che su alcuni di essi il terreno è già stato classificato come rifiuto, asportato e trasferito in luogo di stoccaggio.

Il Tavolo Permanente sui Lavori di Bonifica, in tutte le sue componenti, deve responsabilmente assumersi il ruolo di informare esaustivamente e con tempestività la collettività e la cittadinanza.

Le Associazioni,
i gruppi ambientalisti,
le liste civiche delle tratte B2

Sinistra e Ambiente- Impulsi Meda, 
Seveso Futura,
Legambiente Seveso circolo Laura Conti, 
Passione Civica per Cesano Maderno, 
Lista Civica Altra Bovisio Masciago,
Comitato Ambiente Bovisio Masciago, 
Cittadini per Lentate.
Rassegna Stampa:

 

sabato 17 maggio 2025

IL BILANCIO 2024 DI PEDEMONTANA REGISTRA I FINANZIAMENTI RICEVUTI E L'IMPATTANTE INFRASTRUTTURA AVANZA

Degli aiuti economici a Pedemontana ce ne siamo occupati elaborando una apposita scheda, aggiornata con gli accadimenti temporali.
Da alcuni giorni è disponibile sul sito della società Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) il Bilancio 2024.  
Come nostra consuetudine, l'abbiamo letto con attenzione per trarne informazioni e calibrare le strategie, le azioni e le attività dei gruppi ambientalisti che si occupano delle criticità ingenerate da questo inutile e impattante infrastruttura.

Ci soffermiamo ora in particolare sul capitolo dei prestiti chiesti ad una serie di Istituti bancari tra cui quelli istituzionali della Banca Europea degli Investimenti (BEI) e della Cassa Depositi e Prestiti (CDP), traendo una serie di conseguenti valutazioni.

ANCHE SE PEDEMONTANA AVANZA CONTINUIAMO AD AGIRE 
PER SALVARE L'AMBIENTE IN BRIANZA
 
La Banca Europea degli Investimenti (BEI), rispondendo il 17-3-025 all’interrogazione di una serie di gruppi ambientalisti, aveva comunicato l’avvenuta e parziale erogazione da parte di più istituti del prestito alla soc. Autostrada Pedemontana Lombarda per la realizzazione delle tratte B2 e C dell’infrastruttura.
Il Bilancio dell’esercizio 2024 di Pedemontana lo conferma e la spalmata di cemento e asfalto si materializza sempre di più.
L’anno 2024 per Pedemontana  si chiude con una perdita pari a 1,75 milioni di euro.
Nel bilancio, è registrato il finanziamento ricevuto che è sostanzioso, pur non coprendo integralmente l’intero ammontare della cifra globale concordata di 1 miliardo e 741 milioni di euro, necessaria per il completamento delle due tratte. É pari infatti a 839 milioni di euro, utilizzati da Pedemontana anche per rimborsare precedenti prestiti e per pagare l’anticipo contrattuale al Contraente generale.
Il finanziamento, a medio e lungo termine, risulta così suddiviso:

161 milioni, erogati  il 6 dicembre 2024 per la linea di prestito A da Istituti Bancari, BEI e CDP utilizzati per il rimborso del Prestito Ponte Bis secondo il Contratto di Finanziamento Senior 1;
566 milioni, erogati  il  16 dicembre 2024 per la linea di prestito B di BEI e CDP nel Conto Escrow.
112 milioni, erogati  il 16 dicembre 2024, per la linea di prestito B di BEI e CDP utilizzati il 20 dicembre 2024 per pagare l’anticipazione contrattuale al Contraente Generale.

Fermare le tratte B2 e C diventa sempre di più un miraggio.
Oggi dobbiamo fare i conti con questa dura realtà.
È il sano realismo e una forte passione per il futuro di questa Terra a indicarci le linee guida e gli obiettivi del nostro lavoro di ambientalisti.
  • Continuiamo a opporci e ad affermare l’inutilità e il danno provocato da un’infrastrutture come l’autostrada Pedemontana, calata dall’alto e subita da territori già fragili e consumati in nome di un modello di sviluppo insostenibile.
  • Contrastiamo la realizzazione della tratta D breve che produrrebbe una ulteriore e incresciosa devastazione.
  • Sosteniamo il progetto di una Barriera Verde per i Comuni di Arcore, Lesmo Camparada  e Usmate Velate.
  • Salviamo la zona umida del Laghettino di Bernate.
  • Ampliamo il Bosco delle Querce di Seveso e Meda.
  • Istituiamo un Parco Regionale fluviale e territoriale lungo l’asta del fiume Seveso.
  • Agiamo per il raddoppio dei fondi per le Compensazioni Ambientali, il loro rafforzamento e monitoriamone l’iter realizzativo.
  • Esigiamo il mantenimento sul territorio, per interventi ambientali aggiuntivi, delle monetizzazioni dei disastrosi disboscamenti attuati.
  • Continuiamo a seguire la Bonifica da Diossina sulla tratta B2.
Il sostegno di quanti hanno a cuore la difesa di ambiente e territorio, immaginano e progettano per la Brianza  un futuro diverso da quello che vogliono i sostenitori di Pedemontana è e sarà determinante per raggiungere gli obiettivi che ci poniamo.

mercoledì 14 maggio 2025

PEDEMONTANA: IN CONSIGLIO REGIONALE UNA MOZIONE PER UN FONDO AGGIUNTIVO SULLE COMPENSAZIONI AMBIENTALI E PER MANTENERE LA TOTALITÀ DELLE COMPENSAZIONI FORESTALI SUL TERRITORIO

Il 12-5-025, i Consiglieri Regionali di Alleanza Verdi Sinistra, Onorio Rosati e del Partito Democratico Luigi Ponti, hanno dato seguito a quanto concordato con una serie di gruppi Ambientalisti (ne avevamo scritto qui) e hanno protocollato, quali primi firmatari insieme al resto del gruppo del PD, una Mozione in cui si impegna il Presidente e la Giunta ad istituire un fondo regionale per le Compensazioni Ambientali previste lungo le tratte B2 e C di Pedemontana.
Un fondo aggiuntivo rispetto alla quota finora definita e gestita direttamente dalla soc. Autostrada Pedemontana Lombarda (APL) a mezzo di Protocolli d'Intesa e Convenzioni con i Comuni.

Nella Mozione c'è anche la richiesta affinchè l'intera porzione delle monetizzazioni per le trasformazioni d'uso dei boschi  ai  sensi  dall’articolo  43  della  Legge  regionale  5/12/08, n.3, cioè dei disboscamenti attuati per realizzare l'autostrada, restino sul territorio e siano impiegate nei Comuni dove sono avvenuti i disboscamenti per interventi ambientali e di riforestazione.

Il testo della Mozione è stato scritto congiuntamente, su suggerimento ed in collaborazione con i gruppi Ambientalisti - tra loro Sinistra e Ambiente di Meda - delle tratte B2 e C che da tempo seguono le criticità generate da questa infrastruttura, da loro ritenuta inutile ed impattante.

Le attuali risorse economiche che Pedemontana ha a disposizione per concretizzare le Compensazioni Ambientali, essendo state stimate nel lontano 2009, risultano insufficienti a realizzarle nella loro completezza anche a causa degli aumenti dei costi per l'acquisizione delle aree.
Questo dato di fatto è emerso anche negli incontri tenuti dagli ambientalisti con i sindaci di Meda sul Progetto Locale 15, di Barlassina sul Progetto Locale 14 e di Macherio sul Progetto Locale 24.
Per questo c'è la necessità di un Fondo regionale aggiuntivo che raddoppi le cifre definite e che sia vincolato per interventi esclusivamente di ripristino ambientale quali piantumazioni, realizzazione di corridoi verdi, recupero di aree marginali etc.
Certamente questa integrazione unita a quella della totale disponibilità delle risorse derivanti dai disboscamenti non equilibra il danno inferto con la realizzazione dell'infrastruttura autostradale ma è un agire affinchè a disastro non si sommi altro disastro.
Una richiesta degli ambientalisti alla politica affinchè si intervenga riconoscendo le ferite aperte su di un territorio che subisce una pesante e irreversibile occupazione di aree verdi e pregiate con incremento del consumo di suolo in una Provincia già massacrata da cemento ed asfalto.

É evidente che per arrivare al risultato, la Mozione avrà bisogno del supporto dei gruppi che attualmente costituiscono la maggioranza in Regione Lombardia e che AVS e PD dovranno agire per trovare la necessaria condivisione sul testo della Mozione.

Ne seguiremo con attenzione l'iter per verificare quali altri gruppi politici la appoggeranno e il livello di attenzione esistente in Consiglio Regionale sulle criticità ingenerate dalla Pedemontana.

Il testo protocollato con le richieste dettagliate.

martedì 22 aprile 2025

IL GRUGNOTORTO-VILLORESI-BRIANZA CENTRALE (GRUBRIA) CHIEDE L'ISTITUZIONE DI UN PARCO REGIONALE

Il giorno 14-4-2025, l'Assemblea Consortile dei Sindaci facenti parte del Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) Grugnotorto-Villoresi-Brianza Centrale (GruBria) ha approvato all'unanimità un Atto di Indirizzo dove si propone la costituzione di un Parco regionale comprendente le aree del GruBria e alcune superfici poste lungo il corridoio fluviale del Seveso.

L'atto di indirizzo contiene alcuni passaggi che, volutamente, lasciano aperta la possibilità di un iter condiviso anche con altre aree Protette limitrofe e non tralascia di riferirsi alla Deliberazione del Consiglio di Regione Lombardia n. XII/430 del 25.07.2024 concernente la creazione del "PARCO FLUVIALE DEL SEVESO";

In un disegno di accorpamento di spazi con il fine della loro tutela, conservazione e di ripristino ambientale, potrà essere essenziale un accorpamento con i 42,8 ettari del Parco Naturale Regionale del Bosco delle Querce di Seveso e Meda, di cui si richiama la Convenzione tra Regione Lombardia, i Comuni di Seveso e Meda, l’ERSAF e FLA, per la sua valorizzazione.
Un Bosco delle Querce che attende un suo ampliamento a est nelle zone di via Socrate, via della Roggia, via dei Vignee a Seveso anche quale compensazione per il disboscamento di 2 ettari che subirà a causa del passaggio dell'inutile e impattante Autostrada Pedemontana Lombarda (APL).
GruBria e Bosco delle Querce accomunati da una comune storia di ingegneria ambientale, di rigenerazione di spazi degradati, con nuovi rimboschimenti per la sopravvivenza della biodiversità.
Un accorpamento che potrebbe essere il primo passo verso un Parco più esteso, quello che i gruppi ambientalisti del Laboratorio Seveso - di cui fa parte anche Sinistra e Ambiente Meda - chiedono di istituire: il Parco Fluviale e Territoriale del Seveso.

 

L'Assemblea Consortile oltre a darsi il compito di promuovere l'istituzione di un Parco Regionale, chiede un riscontro a Regione Lombardia e di sottoporre ai Consigli Comunali dei Comuni aderenti al GruBria l'Atto di Indirizzo affinchè gli stessi si pronuncino.

venerdì 18 aprile 2025

APPUNTI CRITICI DI AMBIENTALISTI E CIVICHE ALL'INCONTRO DEL TAVOLO PERMANENTE SUI LAVORI DI BONIFICA DEL 16-4-2025

Il 16-4-2025 giornata molto intensa per i gruppi ambientalisti e le liste civiche della tratta B2 di Pedemontana che in coordinamento si stanno occupando di seguire le partite della Bonifica da Diossina, del disboscamento di 2 ettari del Bosco delle Querce e delle Compensazioni Ambientali.
A partire dalle 17.30, nella sede di ARPA di Monza, s'è riunito il Tavolo Permanente sui Lavori di Bonifica, presenti ARPA, Pedelombarda Nuova, soc. Autostrada Pedemontana Lombarda (APL), la D.G Ambiente e Clima di Regione Lombardia, i sindaci di Cesano Maderno, Meda, Seveso e Bovisio Masciago, e la nutrita delegazione di Sinistra e Ambiente-Impulsi Meda, Legambiente Seveso, Seveso Futura,Passione Civica per Cesano, Altra Bovisio, Comitato Ambiente Bovisio, Cittadini per Lentate.

Il nostro ruolo al Tavolo Permanente è svolto in completa autonomia e indipendenza dagli altri soggetti con il compito di chiedere e ricevere informazioni, aggiornamenti e di sottolineare elementi di criticità, restituendo il tutto alla cittadinanza attraverso comunicazioni e relazioni per mezzo di siti internet, social, articoli sulla stampa, incontri pubblici. Il nostro è un agire affinchè la comunità sia consapevole dell'andamento della Bonifica e sia a conoscenza delle nostre valutazioni.
Per questo, rifuggiamo da annunci estemporanei, autoreferenziali e privi di contenuti  e preferiamo analizzare informazioni e documenti nella loro completezza per divulgazioni comprensibili ma dettagliate.

L'incontro del 16-4-2025 è stato caratterizzato dalle comunicazioni della soc. Autostrada Pedemontana Lombarda e di Pedelombarda Nuova con l'aggiornamento sull'andamento della bonifica e a seguire dall'intervento puntuale e dettagliato dei 7 gruppi che hanno espresso anche una loro valutazione sulle modalità informative del Tavolo.

AGGIORNAMENTO SUGLI INTERVENTI DI BONIFICA.
APL ha comunicato un ritardo rispetto al cronoprogramma poichè una delle imprese che era stata coinvolta nelle operazione di bonifica ha ritenuto di rinunciare alla commessa e Pedelombarda Nuova s'è adoperata per la sostituzione con l'impresa terza classificata della gara, il gruppo Marazzato che ora è già operativo sui lotti assegnati.
Le attività di scavo ed asportazione del terreno contaminato sono iniziate e sono al 50% del lotto 3A di Cesano Maderno con asportazione di circa 3000 t. e conferimento delle stesse in una discarica per rifiuti non pericolosi (Brixia Ambiente) e in due per inerti (Tecnoinerti e Eredi Compagnia Nazionale).Tutti questi impianti sono in provincia di Brescia.
Secondo Pedelombarda Nuova, i valori di diossina riscontrati nella Caratterizzazione in Banco sul lotto 3A, hanno permesso di classificare il 90% di terreno quale rifiuto per discariche di inerti  e il 10% per discariche per rifiuti non pericolosi.
Il Piano degli Smaltimenti è stato condiviso con gli enti interessati e sono previsti 6 viaggi giornalieri di trasporto del rifiuto.

Sul lotto 2 e 2A di Seveso sono concluse le analisi chimiche di Caratterizzazione in banco che saranno a breve disponibili ed è in approntamento il Piano per gli Smaltimenti.

Sul lotto 6 di Cesano sono stati ripetuti i campionamenti dall'azienda Marazzato e si è in attesa dei risultati analitici.

Primi campionamenti per la Caratterizzazione in Banco sul lotto 4 (presso Condominio esagonale Cesano) dove sono iniziati gli sfalci lato est della strada e sul lotto 5 (presso Motel dei Giovi a Cesano Maderno). 

Per il lotto 1 a Meda, si stanno verificando le modalità di accesso alle varie aree sorgenti poichè le stesse si trovano intercluse negli svincoli della superstrada Milano-Meda.

STATO DEL MONITORAGGIO ATMOSFERICO
Tutti i campionatori "stazione ricettore" ubicate nei lotti verificano settimanalmente le diossine e le polveri PM10 e PM2.5 in corso d'opera.
Dove si stanno scavando i segmenti di area sorgente contaminata è attivo il contatore particellare di fronte scavo e non sono stati registrati superamenti.

EVIDENZA DELLE ATTIVITÀ
Stanno per essere realizzate delle planimetrie da esporre all'esterno del cantiere e sul sito di Pedemontana con individuazione delle celle su cui è stata effettuata la Caratterizzazione in Banco con i connessi valori di diossine rilevati nel topsoil e/o nell' intermedio e conseguente classificazione del rifiuto e luogo di destinazione.

TEMPISTICHE
Alcune verifiche in atto potrebbero incidere sui tempi della bonifica. C'è infatti un accertamento sul lotto 4 a Cesano Maderno per una interferenza con una rete SNAM e un tentativo di stralciare due superfici dalla bonifica con alcune modifiche al Progetto Esecutivo che consentirebbero di non interferirle.
La soc. APL ritiene di poter concludere la bonifica, comprensiva del collaudo, a settembre 2025.

NOTA A MARGINE
Fuori dal capitolo bonifica da diossina, s'è registrato qualche imbarazzo per la soc Autostrada Pedemontana Lombarda quando l'amministrazione di Bovisio Masciago ha chiesto delucidazioni sull'area deposito terre di Bovisio Masciago, non interessata alla bonifica. Il sindaco e il responsabile tecnico,  presenti all'incontro, hanno infatti esplicitato di non aver ricevuto alcuna documentazione o avviso di avvio della predisposizione e dell'operatività del deposito.
Le terre temporaneamente lì portate sono pulite e saranno riutilizzate per attività infrastrutturali,  sistemazione del sottofondo dell'autostrada o riutilizzate come aggregato.
Il direttore generale di APL ha preso l'impegno di incontri con l'ufficio tecnico del Comune prima della movimentazione terre.

IL NOSTRO INTERVENTO
Durante l'incontro, i gruppi ambientalisti e le civiche hanno letto e successivamente inoltrato ai soggetti facenti parte del Tavolo un documento dettagliato e articolato in cui viene messa in evidenza l'insoddisfazione sia per risposte poco puntuali a quesiti contenuti in precedenti note sia per una trasparenza dichiarata ma poco praticata.
É stato evidenziata la mancanza di trasmissione ai gruppi delle documentazioni riguardanti il Piano degli Smaltimenti, dei dati riguardanti i valori delle analisi chimiche della Caratterizzazione in Banco nonchè la carenza di un'informazione più mirata per la cittadinanza prossima ai cantieri di bonifica. 
Questi punti sono stati oggetto di ennesima richiesta formale di condivisione documentale e di intervento.
I gruppi hanno rimarcato che la partecipazione al Tavolo Permanente deve comportare un livello d'informazione orizzontale tale da consentire una effettiva possibilità di monitoraggio in tempo reale, senza dover attendere i tempi incerti di formali accesso agli atti.

Sotto il nostro documento illustrato alla riunione del Tavolo Permanente.

 

Le informazioni e le nostre valutazioni sono state esplicitate durante l'incontro pubblico tenutosi nella serata del 16-4-025 a Meda.

I rappresentanti di Ambientalisti e Civici all'incontro pubblico di Meda del 16-4-025

venerdì 11 aprile 2025

PEDEMONTANA: I GRUPPI DELLE TRATTE B2 E C PROPONGONO AI CONSIGLIERI REGIONALI DI ATTIVARSI PER OTTENERE PIÙ FONDI PER GLI INTERVENTI AMBIENTALI

Ambientalisti e Civici - tra cui Sinistra e Ambiente-Impulsi di Meda- che si stanno occupando delle tratte B2 e C di Pedemontana chiedono alla politica, ai Consiglieri Regionali, a Regione Lombardia di fare la loro parte affinchè al  territorio che sta subendo una pesante devastazione per la realizzazione dell'inutile e impattante Autostrada Pedemontana Lombarda, siano messe a disposizione più risorse per le Compensazioni Ambientali e che la monetizzazione per la trasformazione dei Boschi (leggi disboscamenti) resti nei luoghi interessati al fine di poter concretizzare robuste azioni di ricucitura ecologica.

Lo facciamo comunque consci che il danno subito non potrà mai essere riequilibrato ed è irreparabile.

Una serie di soggetti propone dunque che si porti all'attenzione del Consiglio Regionale una Mozione che chieda il raddoppio della quota per le Compensazioni Ambientali a mezzo della creazione di un fondo regionale nonchè l'utilizzo diretto presso i Comuni oggetto di disboscamento (a cominciare da Bernate di Arcore) dei fondi di Compensazione Forestale per interventi ambientali vasti, anche sovraccomunali.

PEDEMONTANA: LANCIAMO UNA SFIDA ALLA POLITICA

Raddoppio delle compensazioni ambientali (da 30 a 60 milioni di euro)
e mantenimento delle compensazioni forestali sul territorio.

Sono queste le richieste che le Associazioni ambientaliste ed i Comitati delle tratte B2 e C che si stanno occupando dei due temi, insieme al monitoraggio della Bonifica da Diossina, avanzano alla politica Lombarda.
Lo fanno attraverso la proposta alle forze politiche, partendo da AVS e PD, che su tutto questo stanno già lavorando, senza però escludere interlocuzioni con altri, di presentare in Consiglio Regionale una mozione sulle Compensazioni Ambientali che impegni la  Presidenza e la Giunta.
Per le tratte B2 e C è stato previsto uno stanziamento economico per le Compensazioni Ambientali con un valore complessivo pari a 30.5 milioni.
Finanziamento che ora risulta inadeguato e che va rivalutato di un pari ammontare rispetto a quanto stabilito nel 2009.
Molte amministrazioni presenti sulla tratta B2 e C hanno infatti evidenziato che la copertura economica per le Compensazioni Ambientali risulta ora insufficiente per coprire totalmente la loro realizzazione anche a causa dell’aumento dei costi di esproprio dei terreni da acquisire al patrimonio pubblico al fine di concretizzare quanto previsto nei progetti del Masterplan.
Le compensazioni vanno realizzate nella piena completezza di quanto previsto per garantirne le finalità e assumono un’importanza strategica cruciale nello sviluppo dell’intera area territoriale posta a Nord di Milano.
A Nord della metropoli, a differenza di quanto avviene a Sud della stessa, non è presente un parco di cintura che possa fornire una protezione organica ma solo singoli parchi non interconnessi tra loro e per questo le compensazioni assumono importanza oltremodo rilevante.

E’ oltretutto necessario definire un rafforzamento delle Compensazioni Ambientali, anche in considerazione del pesante impatto che l’Autostrada Pedemontana Lombarda sta già causando, con l’apertura dei primi cantieri, sulle aree libere e boscate anche di pregio, gli ecosistemi naturali e gli ecoservizi e che causerà con i lavori di costruzione a pieno regime, il successivo completamento e l’entrata in esercizio delle tratte B2 e C.
Gli extracosti stimati rispetto al Piano Economico e Finanziario per realizzare le tratte B2 e C dell’autostrada indicano di per se stessi la necessità di un adeguamento degli stanziamenti economici anche per gli interventi compensatori, al fine di garantire una copertura reale dei costi attuali dei progetti.
Su tale capitolo si deve poi tener conto degli aumenti intercorsi dal 2009 ad oggi per attuare gli espropri delle aree ove concretizzare le Compensazioni Ambientali.
Infine, qualora venga modificata la tratta D e rivisto il percorso della Greenway, un eventuale risparmio deve comunque confermare queste risorse come allocate al capitolo afferente le Compensazioni Ambientali.

Analizziamo ora il capitolo riguardante la richiesta di destinazione TOTALE della monetizzazione per la Trasformazione del Bosco, ai sensi dall’articolo 43 della Legge regionale 5 dicembre 2008, n.31, per interventi ambientali in prossimità e/o nei Comuni delle aree oggetto di trasformazione.
Ecco di cosa si tratta:
La realizzazione di Pedemontana comporta una devastazione imponente dei boschi (nel caso la trasformazione del bosco è un eufemismo per nascondere la distruzione reale e completa), e la normativa regionale in materia di Tutela e trasformazione del bosco, è regolata dall’articolo 43 della Legge regionale 5 dicembre 2008, n.31 Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale che prevede al comma 7:
"Gli interventi compensativi, le successive manutenzioni e il reperimento delle aree a tal fine necessarie sono a carico del richiedente l'autorizzazione alla trasformazione del bosco. Gli interventi possono essere realizzati anche dall'ente che ha rilasciato l'autorizzazione; in tal caso, il richiedente versa l'intero importo presunto corrispondente alla sommatoria dei costi di acquisto delle aree di intervento, di progettazione, di realizzazione e di successiva manutenzione degli interventi compensativi."

Il successivo comma 7bis recita:
"Le somme di cui al comma 7 sono destinate all'esecuzione degli interventi compensativi di cui al comma 3, assicurando la riserva del 20 per cento per interventi in aree in prossimità del bosco trasformato. Possono essere altresì destinate all'esecuzione, a cura dell'ente che ha rilasciato l'autorizzazione, di interventi selvicolturali di ricostituzione di boschi in aree con insufficiente coefficiente di boscosità gravemente danneggiati su superfici di almeno dieci ettari."
La previsione legislativa di cui al richiamato comma 7Bis che assicura una riserva del 20% delle somme derivanti dalle compensazioni per interventi in prossimità delle aree trasformate è da intendersi quale minimo e non esclude di destinare la totalità delle compensazioni ricevute.

Da qui deriva la richiesta di destinare TOTALMENTE, passando dal 20%  al 100%, la monetizzazione per la Trasformazione del Bosco, per interventi ambientali nei Comuni delle aree oggetto di trasformazione, in considerazione dell’eccezionalità e dell’uniformità del danno ricevuto.

Le Associazioni, i gruppi ambientalisti, le liste civiche delle tratte B2 e C:

Alternativa Verde Desio, Altra Bovisio Masciago,
Comitato Ambiente Bovisio Masciago,
Cittadini per Lentate, Gruppo Acquisti Solidali GAS Vitale Arcore,
Impulsi Sostenibilità e Solidarietà Meda,
ImmaginArcore, Legambiente circolo Gaia Usmate e Velate,
Legambiente Seveso circolo Laura Conti,
Lista Civica Altra Bovisio Masciago,
Comitato No Pedemontana Arcore,Camparada,Lesmo,Usmate,
Passione Civica per Cesano Maderno,
Sinistra e Ambiente Meda, Seveso Futura,
Un Parco per Bernareggio.

11 aprile 2025

Rassegna Stampa:




lunedì 7 aprile 2025

Il 16-4-025, A MEDA, AMBIENTALISTI E CIVICI INFORMANO SU PEDEMONTANA, BONIFICA DA DIOSSINA, SBANCAMENTO DEL BOSCO DELLE QUERCE, COMPENSAZIONI AMBIENTALI

Il 16 aprile 2025 a Meda, presso la sala civica Radio in vicolo Comunale a partire dalle ore 21.00, Sinistra e Ambiente - Impulsi, Legambiente Circolo Laura Conti di Seveso, Seveso Futura, Passione Civica per Cesano, Altra Bovisio, Comitato Ambiente Bovisio e Cittadini per Lentate,  gruppi che presenziano e partecipano al Tavolo Permanente sui lavori di Bonifica da Diossina lungo la tratta B2 della Pedemontana,  promuovono ed organizzano un evento pubblico.
Durante la serata, si farà il punto sulla Bonifica, informando sul ruolo e sulle azioni dei gruppi che durante gli incontri del Tavolo Permanente hanno avanzato richieste, scritto note per evidenziare incongruenze rispetto ai documenti forniti e stanno monitorando con attenzione lo stato di avanzamento delle fasi degli interventi.
Nello stesso giorno, qualche ora prima, è stato convocato anche il Tavolo Permanente che vedrà anche la nostra presenza.
Pur avendo poco tempo a disposizione per un'analisi di dettaglio e conseguenti valutazioni, cercheremo di riportare i contenuti esplicitati al Tavolo anche nel nostro incontro pubblico.
Come sempre, il nostro agire,evita volutamente improvvidi, superficiali e imprecisi annunci dettati solo dalla volontà dell'apparire, cercando invece di dare informazioni complete e dettagliate frutto di un faticoso ma serio lavoro di lettura dei documenti ufficiali e della realtà.
In questi mesi, dal primo incontro operativo del Tavolo Permanente sui Lavori di Bonifica abbiamo lavorato con impegno con la nostra totale autonomia e indipendenza al solo fine di rendere consapevole la cittadinanza dei Comuni coinvolti dalle operazioni di bonifica da diossina.
All'assemblea medese sono stati invitati i sindaci dei Comuni della Tratta B2, e sarà occasione per dare ulteriori elementi ai presenti.

Il Tavolo Permanente sui Lavori di Bonifica da Diossina si è riunito per un momento preparatorio il 5/3/2024 e con incontri operativi il 9/7/2024, il 12/12/2024 ed è stato convocato per il pomeriggio del 16-4-025.
Ambientalisti e civiche hanno già tenuto un incontro pubblico il 18-10-024 a Seveso.
Durante gli incontri e nell'interlocuzione con i soggetti presenti abbiamo evidenziato:
  • Perplessità sul metodo di controllo misure di monitoraggio atmosferico non in tempo reale per le 9 Stazioni Ricettori e senza controllo gestione di ARPA. Solo lo strumento in cantiere garantisce un agire immediato ma deciso da chi gestisce la bonifica.
  • L'Analisi di Caratterizzazione in banco per classificare il terreno contaminato e identificare la tipologia di discarica ove stoccarlo, non prevede la presenza di ARPA per l’esecuzione di campioni in contradditorio.
  • Necessità di restituire un livello di informazione e consapevolezza sulla Bonifica alla cittadinanza, NOI LO STIAMO FACENDO. 
  • Ricerca di un metodo e una modalità che consenta una diffusione capillare delle informazioni sulle attività di Bonifica anche con confronti diretti con la cittadinanza, così come era inizialmente previsto nel Progetto Operativo di Bonifica al capitolo "Comunicazione".

Abbiamo avanzato le seguenti RICHIESTE:

  • Richiesta analisi chimiche Caratterizzazione in banco da fare in contradditorio con ARPA: purtroppo non accettata perché ritenute di sola competenza dell’esecutore della Bonifica.
  • Chiesto ed ottenuto documento PIANO DI MONITORAGGIO POLVERI E DIOSSINE DEFINIZIONE DEI LIMITI DI ATTENZIONE E DI INTERVENTO (elaborato sett2024)
  • Chiesti ed ottenuti dati disponibili Monitoraggio atmosfera “ante operam”
  • Segnalato mancanza certificazione ACCREDIA sui parametri diossine in atmosfera e al suolo per operatore  incaricato : esaudita solo per matrice suolo con incarico ad impresa certificata.
Inoltrato nostre note su:
  • Valori di soglia Diossine in aria giudicate alte per scelta limite normativa tedesca di 150 fg/m3 invece dei 40 fg/m3 consigliati dall’Ist Sup. Sanità
  • Soglie di intervento per contatore particellare di cantiere – Soglia di attenzione/Soglia di intervento- poco cautelativi
  • Gestione Rifiuti da Scavo:
  • Identificazione puntuale delle discariche di invio e delle loro autorizzazioni.

ULTIME RICHIESTE AVANZATE

  • Aggiornamento e risultanze delle analisi chimiche per la caratterizzazione in banco condotte nei primi lotti avviati;
  • Aggiornamento misure polveri e diossine del piano di monitoraggio dell’aria “in corso d’opera”
  • Stato della  messa in opera di una centralina “stazione ricettore” aggiuntiva presso il LOTTO 2 a Seveso, conseguente a disponibilità di Pedemontana;
  • Aggiornamento sul Piano degli Scavi e degli smaltimenti rifiuti per i lotti di bonifica;
  • Copia del Piano di Sicurezza e Coordinamento;
  • Misure previste per il contenimento dei rischi residuali del cantiere verso l’esterno, informazione, prevenzione, protezione per la popolazione residente o presente nelle aree circostanti la bonifica e loro applicazione pratica secondo i Piani Operativi di Sicurezza (P.O.S.);
  • Aggiornamento in merito all’attivazione degli altri cantieri per la bonifica;
  • Piano di gestione della viabilità derivante dal cantiere.

mercoledì 2 aprile 2025

SULLA COMPENSAZIONE AMBIENTALE PL 24 GLI AMBIENTALISTI INCONTRANO IL SINDACO DI MACHERIO

Come è noto, una serie di gruppi ambientalisti- tra cui Sinistra e Ambiente di Meda - si sta occupando delle Compensazioni Ambientali di Pedemontana, cercando di intervenire laddove possibile e laddove ne esistono le condizioni, per monitorare, suggerire e proporre le migliori soluzioni affinchè questi progetti si concretizzino, possibilmente con le finalità e gli obiettivi previsti nel Masterplan del 2009.
Un'attività faticosa, portata avanti con la consapevolezza che questi interventi non equilibreranno il disastro che la costruzione dell'inutile ed impattante autostrada causerà ad ambiente ed ecosistemi senza oltretutto migliorare la viabilità.
Faticosa per l'impossibilità di esserci ovunque e anche per l'incomprensione sull'importanza di presenziare e seguire questa partita per evitare che a disastro si sommi altro disastro.
In questo monitoraggio s'è data ora attenzione al Progetto Locale 24 a Macherio, inizialmente sovraccomunale,  che rischia di saltare, per l'abbandono di Lissone e per il rischio che i fondi dedicati siano frazionati e dispersi su altri progetti di dubbia utilità.
Sul tema, abbiamo chiesto ed ottenuto un incontro con il Sindaco di Macherio e prodotto una comunicazione sui contenuti del confronto.

 
INCONTRO SULLA COMPENSAZIONE AMBIENTALE DEL PL 24: 
GLI AMBIENTALISTI A COLLOQUIO CON IL SINDACO DI MACHERIO
 
Giovedì 27 marzo 2025, i referenti di diverse associazioni e gruppi ambientalisti della Brianza hanno incontrato l'amministrazione comunale di Macherio, rappresentata dal sindaco Franco Redaelli, per discutere l'impatto dell'autostrada Pedemontana sul territorio, con particolare attenzione alla Compensazione Ambientale del Progetto Locale 24 (PL 24).
Il Sindaco di Macherio F. Redaelli

Durante l’incontro, il sindaco Redaelli ha illustrato le difficoltà nella realizzazione del PL 24, causate dall’uscita dal progetto del Comune di Lissone e dall’esclusione di Sovico, coinvolto solo dalla tangenzialina TRM10 e quindi senza più accesso ai fondi compensativi. 
Redaelli ha inoltre confermato, in linea con quanto emerso dall’interpellanza della minoranza di Progetto Macherio durante il consiglio comunale del 12 marzo 2025, che i costi degli espropri, secondo le stime della società Autostrada Pedemontana Lombarda, ammonterebbero a 2,5 milioni di euro, superando i 1,762 milioni di euro stanziati per Macherio.
Gli ambientalisti hanno ribadito l’importanza del PL 24 e chiesto che il progetto venga confermato, utilizzando i fondi disponibili per acquisire al patrimonio pubblico quante più aree possibile all'interno del perimetro della Compensazione Ambientale. 
L’area interessata, attualmente di proprietà privata, prima dell’esproprio temporaneo di una porzione del terreno per il deposito delle terre derivanti dagli scavi di Pedemontana, veniva utilizzata a fini agricoli nel rispetto del prezioso Oratorio di Santa Margherita alle Torrette, un edificio storico del Trecento, che è anche il simbolo di tutto il contesto storico paesaggistico circostante.
L’area è tutelata dal Piano Provinciale come Ambito Agricolo di Interesse Strategico ed è inserita nel Parco Regionale della Valle del Lambro, con destinazione agricola e forestale anche in caso di permanenza della proprietà privata. 
Tuttavia, la mancata acquisizione pubblica limiterebbe la possibilità di attrarre finanziamenti necessari per la riqualificazione e la riforestazione della zona, oltre che per interventi di ingegneria ambientale e fruizione pubblica. 
L’acquisizione comunale dell’area garantirebbe ai cittadini uno spazio verde collegato ecologicamente alle residue aree verdi di questa porzione di Brianza, costituendo un primo passo per il completamento del PL 24 che si attuerebbe mediante la partecipazione a futuri bandi al fine di ottenere ulteriori finanziamenti necessari per interventi di riforestazione (formazione di nuovi boschi, di filari, di alberature e di siepi naturali) e la realizzazione di percorsi ciclopedonali.

L'oratorio di S. Margherita a Macherio
La necessità di un recupero ambientale è resa ancor più urgente da due fattori. Da un lato, l’area è attualmente destinata a ospitare il deposito temporaneo delle terre degli scavi di Pedemontana, con il rischio di un danno ambientale irreversibile. Dall'altro, l’area del PL 24 si trova in prossimità dell’antico oratorio di Santa Margherita o Chiesa delle Torrette, un edificio storico risalente al XIV secolo che diverrà presto di proprietà comunale grazie a una donazione della stessa proprietà dei terreni.
Il Comune ha già previsto, in accordo con la Soprintendenza ai Beni Architettonici e Belle Arti, interventi di messa in sicurezza e di consolidamento della chiesetta che, assieme alle aree circostanti, dovrebbe, a nostro avviso, essere integrata sia nel Progetto Locale 24 che nel Parco Regionale della Valle del Lambro. 

Il sindaco Redaelli ha dichiarato che non sono ancora state prese decisioni definitive sulle eventuali compensazioni ambientali alternative, precisando che il tempo a disposizione dei comuni è di cinque anni dalla conclusione dei lavori per la realizzazione dell’autostrada. Il primo cittadino macheriese ha comunque ammesso l'esistenza di proposte per l’utilizzo dei fondi che, a detta delle associazioni ambientaliste, se attuate rischierebbero di suddividere in tante piccole parti gli interventi compensazione ambientale e, conseguentemente, di snaturare il progetto iniziale elaborato dal Politecnico di Milano (Masterplan del 2009), non senza un cospicuo aumento dei costi di manutenzione delle opere.

Gli ambientalisti hanno condiviso l’atteggiamento prudente del sindaco e chiedono di evitare decisioni affrettate. 
Temono che le risorse destinate al PL 24 vengano disperse in piccoli progetti senza impatto reale, compromettendo il piano di rigenerazione ecologica della provincia di Monza e Brianza, in cui Macherio gioca un ruolo fondamentale.
La delegazione ambientalista ha inoltre espresso preoccupazione per lo scempio del territorio comunale causato da Pedemontana, che l’attraverserà, da est a ovest, e, congiuntamente alla nuova provinciale TRM10 e allo svincolo autostradale, lo dividerà in quattro parti, lambendo entrambi i cimiteri comunali, numerosissime abitazioni e, non ultima, la scuola primaria “Gianni Rodari” di Bareggia, passando a soli otto metri di distanza da essa.

Il sindaco Redaelli si è impegnato a valutare attentamente i suggerimenti delle associazioni e dei gruppi ambientalisti e si è dichiarato disponibile per futuri momenti di confronto e aggiornamento.
 
Macherio, 2 aprile 2025.

Coordinamento Osservatorio PTCP Monza e Brianza
Legambiente Circolo Laura Conti, Seveso
Sinistra e Ambiente, Meda
Comitato per l’ampliamento del Parco Brianza Centrale