I testimoni, i gruppi, le associazioni, le persone che hanno vissuto o che operano laddove sono avvenuti due disastri ambientali, quello della Diossina dell'ICMESA di Meda sparsa sul territorio di più Comuni e quello dell'Isocianato di Metile di Bhopal, hanno dialogato intensamente affinchè la Memoria si rinnovi e non si dimentichino quelli che sono stati due crimini attuati nel nome del profitto.
Due tragedie accumunate dalla ingiustificabile volontà di profitto a discapito dell'attenzione alla salute e alla sicurezza trascurate e in assenza di adeguate norme di prevenzione e di dispositivi.
LA VIOLENZA DEL MODELLO DI SVILUPPO E LE SUE CONSEGUENZE
Una Violenza che è stata diretta ed immediata a Bhopal dove nella notte tra il 2 e il 3 dicembre 1984, nella fabbrica della multinazionale americana Union Carbide, la fuoriuscita nella forma gassosa dell'Isocianato di Metile (MIC), composto chimico molto instabile e pericoloso utilizzato per produrre il pesticida Sevin, ha provocato nell'immediato e nelle prime ore già migliaia di decessi e di avvelenamenti.
Una violenza lenta, dove non vi sono stati morti nell'immediato ma dove nel corso degli anni tra la popolazione delle aree contaminate si sono registrati picchi per alcuni tipi di tumore e per malattie cardiovascolari e leucemie con conseguenze anche nefaste.
Per i risarcimenti fu raggiunto un accordo il 4 febbraio 1989. La Union Carbide pagò 470 milioni di dollari per i danni causati, a fronte di una richiesta iniziale di 3 miliardi di dollari.
Cifre ridicole a fronte della vera e propria ecatombe causata dalla multinazionele. La Dow Chemical che nel 2001 acquisto la Union Carbide ha sempre ritenuto che i risarcimenti erano pienamente sufficienti a compensare le responsabilità del disastro.
IL DOVERE DELLA MEMORIA
Anche gli interventi per bonificare l'impianto ed il suo circondario da centinaia di tonnellate di rifiuti tossici si sono fermati per decenni, con il pericolo enorme di un lento avvelenamento per la popolazione già con danni al sistema nervoso, al fegato ed ai reni.
A Bhopal casi di cancro ed altre malattie sono aumentati dopo il disastro e le generazioni successive continuano a soffrire per gli effetti sul sistema respiratorio,sul patrimonio genetico e endocrino riproduttivo.
La rimozione delle scorie tossiche residue è stato completato solo nel 2025 ma il suolo e la falda risultano pesantemente contaminate.
La Storia di quanto avvenuto nel 1976 e nel 1984, le azioni e le strategie industriali della Givaudan-La Roche e della Union Carbide precedenti e successive ai due eventi meritano quindi, come sottolineato dagli interventi dei presenti, di essere giudicati non come "incidenti" casuali e non prevedibili bensì come crimini compiuti nel nome del profitto.
Come ha ribadito il dott Sergio Astori, di queste tragedie e delle responsabilità "SI DEVE PARLARE FINCHÉ ESISTONO TESTIMONI CHE SENTONO IL DIRITTO - DOVERE DI FARE MEMORIA" .
Sotto, l' intervento di chiusura della serata curato dal dott. Sergio Astori.
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