lunedì 19 ottobre 2015

A PROPOSITO DEI LAVORI DI MANUTENZIONE SUL TARO'


Il Cittadino di sabato 17-10-015 (vedi sotto) riprende in un articolo gli aspetti relativi "all'intervento di manutenzione e ripristino di funzionalità idraulica sul Tarò e relativo versante" (così recitano determine e delibere).
Un intervento consentito grazie alla messa a disposizione di 145.300 euro da parte del Commissario Delegato OCDPC (Ordinanze Capo Protezione Civile), comunicata al Comune di Meda con lettera protocollata il 17-9-015.
Questa copertura economica si intende assegnata "a condizione che i lavori siano ultimati entro e non oltre il 25-10-015".
L'articolo riporta anche le perplessita sia di Gianni del Pero, geologo e ambientalista del WWF che collabora all'attività di Sinistra e Ambiente sia del nostro Consigliere Comunale Alberto Colombo.


L'origine delle perplessità è la serie di determine e la delibera di giunta con cui l'amministrazione comunale di Meda ha deciso di mettere in cantiere l'intervento approvando un progetto presentato in fretta e furia in 5 giorni e validato dal responsabile comunale del procedimento e ........ dallo stesso progettista che lo ha elaborato.

La sequenza delle determine e della delibera di giunta che autorizza l'intervento è la seguente:

  • Determina n° 100 del 25-09-015: affidamento incarico e progettazione lavori al professionista di Pavia
  • Delibera di Giunta n° 187 del 30-09-015: approvazione del Progetto del professionista (dopo 5 gg dall'affidamento dell'incarico) e dove si scrive:"gli elaborati progettuali sono stati oggetto di validazione da parte del Responsabile del procedimento (l'Ufficio Area Infrastrutture e Gestione del Territorio) e del progettista incaricato".
  • Determina n° 101 del 1-10-015: procedura d'appalto lavori a mezzo piattaforma elettronica Sintel
  • Determina n° 110 del 7-10-015: affidamento lavori a un'azienda.
Insomma, si ripete un copione poco chiaro già visto in merito alla vicenda dei lavori alle scuole Anna Frank e Traversi.
Sulla base di un iniziale perplessità s'è poi condotta un'analisi più approfondita sugli elaborati progettuali.
Come prevedibile, abbiamo riscontrato una serie di incongruenze e riferimenti errati, nonchè come nel recente passato (vedi capitolo sul PAES) luoghi esplicitati che non sono parte del territorio medese.
Inoltre, nel progetto, lo smaltimento dei materiali è previsto solo per una parte di quelli prelevati dal Tarò, ma non come rifiuti come dovrebbe essere dopo loro analisi e classificazione.
Non risulta inoltre previsto lo smaltimento del materiale proveniente dagli spurghi dei tratti tombinati delle vallette 

Il geologo Gianni Del Pero ha scritto sull'argomento una lettera/commento.

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